ROMA – Stadio Olimpico, 18 agosto. La Juve ha appena battuto 4-0 la Lazio aggiudicandosi la Supercoppa italiana.
Il trofeo a un certo punto finisce nelle mani di uno sconosciuto con una maglietta gialla: non è un calciatore, né un dirigente o un componente dello staff.
È il “presidente” Umberto Toia, capo ultrà juventino di recente picchiato da un gruppo di persone fuori dal suo bar, il Black&White.