YOUTUBE Un pesce di nome Obama: nuova specie scoperta alle Hawaii

di redazione Blitz
Pubblicato il 23 Dicembre 2016 - 07:34 OLTRE 6 MESI FA

HONOLULU – E’ piccolo, rosa e giallo. E lo hanno chiamato Obama, in onore del presidente uscente degli Stati Uniti. E’ una nuova specie di pesce della barriera corallina scoperta alle Hawaii da una spedizione del Noaa (National Oceanic and atmospheric administration) e dell’Associazione per l’esplorazione marina.

Lo studio, pubblicato sulla rivista ZooKeys, è stato coordinato da Richard Pyle del Bishop Museum a Honolulu. Il pesce, il cui nome scientifico preciso è Tosanoides obama, è stato scoperto lo scorso giugno in una spedizione nell’area marina protetta del Papahanaumokuakea Marine National Monument, vicino l’atollo Kure.

”Abbiamo deciso di chiamare questo pesce così dopo gli sforzi fatti dal presidente Obama per proteggere e preservare l’ambiente naturale, tra cui l’allargamento dell’area marina di Papah?naumoku?kea, una delle più grandi della Terra”, spiega Pyle. Lo scorso settembre, l’esploratrice oceanica Sylvia Earle ha consegnato al presidente una foto del pesce suo omonimo. Ci sono altre due specie del genere Tosanoides, entrambe del Pacifico tropicale nordoccidentale.

I maschi di questa nuova specie hanno una macchia caratteristica sulla pinna dorsale vicino la coda, che è blu vicino la punta e rossa a strisce gialle al centro. ”La macchia sui maschi ricorda il logo della campagna del presidente Obama – commenta Pyle – e sembra particolarmente appropriato per un pesce che ha il suo nome”.

Questa nuova specie è particolare perché è l’unica nota di pesci endemici della barriera corallina che vive nel Monument, il che vuol dire che non esiste in nessun altro posto della Terra. ”La nostra ricerca ha documentato il più alto tasso di pesci endemici nel mondo, pari al 100%, che vivono nella barriera corallina dove abbiamo trovato questa nuova specie”, aggiunge Randall Kosaki, coautore dello studio. Tuttavia, sottolinea, ”con il cambiamento climatico, c’è il rischio di perdere alcune specie mai scoperte prima ancora di sapere della loro esistenza”.