VIDEO Colombia, camere tortura scoperte nel centro di Bogotà

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Giugno 2016 - 11:38 OLTRE 6 MESI FA

BOGOTA’ – Camere di tortura e prigioni sono state scoperte nel quartiere El Bronx, nel pieno centro storico di Bogotà in Colombia. Tre centri di tortura gestiti da bande dei narcotrafficanti in cui i rivali venivano rinchiusi e uccisi. Teatri di terribili violenze e omicidi che la polizia colombiana, con una maxi operazione di sicurezza che ha coinvolto oltre 2500 tra agenti e militari, ha scoperto a poche centinaia di metri dalla sede della presidenza della Colombia e dal municipio di Bogotà.

El Bronx, questo il nome del quartiere della capitale colombiana, è considerato un luogo malfamato e terra dei narcos e dei loro traffici illeciti di stupefacenti. La maxi operazione scattata il 1 giugno 2016, un anno dopo il rapimento e la tortura di due funzionari del tribunale di Bogotà, e ha portato alla luce le tre case adibite a camere di tortura, dotate di celle e di sale in cui far sparire i cadaveri delle vittime sciogliendoli nell’acido. Sui muri ancora i segni del sangue delle vittime su pareti e pavimenti.

Uno dei prigionieri che è stato liberato da uno di questi carceri clandestini ha raccontato di essere andato al Bronx per comperare droga, ma è stato scambiato per una spia di una banda rivale, catturato e torturato per giorni. Oltre ai centri di tortura, le autorità hanno anche scoperto centrali di scommesse clandestine, nonché un centinaio di minorenni sottoposte a sfruttamento sessuale.

Il bilancio dell’operazione è stato di 11 arresti, ma gli agenti hanno anche liberato 200 minori vittime di sfruttamento sessuale e 1500 senzatetto ridotti in schiavitù. Proprio uno dei senzatetto ha raccontato ai giornalisti:

“La vita di un essere umano a El Bronx è sempre legata a un filo. In qualsiasi momento, per qualsiasi pretesto, si può essere assassinati, pugnalati, gettati ai cani o ai caimani oppure finire in quelle che chiamano le bare di acido”.