YOUTUBE Aereo abbattuto da Isis: il video dell’impatto

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Marzo 2016 - 13:56 OLTRE 6 MESI FA
YOUTUBE Aereo abbattuto da Isis: il video dell'impatto

YOUTUBE Aereo abbattuto da Isis: il video dell’impatto

BAGHDAD – Un aereo militare dell’aviazione irachena si è schiantato durante una missione di ricognizione nel territorio controllato dall’Isis, secondo quanto ha affermato un alto ufficiale di Baghdad all’agenzia Ap. Nulla sulle cause dell’accaduto e sulla sorte dell’equipaggio, secondo la stessa fonte.

L’aereo, un Cessna 208 Caravan, è precipitato nell’area di Hawijia, 210 chilometri a nord di Baghdad, ha precisato il generale Yahya Rasul, portavoce del comando militare congiunto. L’agenzia Aamaq affiliata all’Isis ha affermato che sono stati i jihadisti ad abbattere l’aereo e hanno postato in Rete un video in cui si vede un velivolo precipitare, ma l’autenticità delle immagini non ha potuto essere verificata.

Intaqnto le milizie sciite, alcune alleate dell’Iran, parteciperanno con l’esercito iracheno e con i Peshmerga curdi all’offensiva programmata da Baghdad per strappare Mosul all’Isis. Ma a loro non sarà consentito di entrare nella città per prevenire rappresaglie contro la popolazione sunnita, come avvenuto in altre regioni del Paese. Lo ha detto il presidente iracheno, Fuad Massum.

“I Peshmerga e gli Hashid Shaaby (milizie della mobilitazione popoalre, in gran parte sciite) prenderanno parte ai combattimenti per liberare Mosul, ma non entreranno in città a causa di certe questioni delicate e alle preoccupazioni che alcuni di loro possano compiere degli errori, il che è molto probabile in questa situazione”, ha affermato Massum in un’intervista all’agenzia iraniana Irna.

Lo scorso 29 febbraio il Consiglio provinciale di Ninive, di cui Mosul è il capoluogo, aveva votato all’unanimità contro la partecipazione delle milizie sciite all’offensiva, temendo rappresaglie come quelle già avvenute in altre regioni contro civili sunniti sospettati di avere collaborato con lo Stato islamico durante l’occupazione.