YOUTUBE Anidride carbonica nell’atmosfera: il video della Nasa

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Dicembre 2016 - 13:50| Aggiornato il 28 Settembre 2017 OLTRE 6 MESI FA
YOUTUBE Andride carbonica nell'atmosfera: il video della Nasa

Andride carbonica nell’atmosfera: il video della Nasa

ROMA – Uno video inquietante quello diffuso dalla Nasa. Un’infinita nube che sovrasta i Continenti mostrandoci in 3D consistenza e distribuzione dell’ anidride carbonica (CO2), uno dei principali responsabili del riscaldamento della Terra.

A fare paura è la concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera (CO2), che ha raggiunto la soglia simbolica di 400 ppm (parti per milione) su scala mondiale e per un anno intero. L’Onu, in occasione della diffusione del bollettino annuale dell’Organizzazione meteorologica mondiale (WMO), ricorda che questa soglia era stata già raggiunta in precedenza, ma solo in certi luoghi e in alcuni mesi dell’anno.

Il WMO vede nero e sottolinea come, anche a causa di fenomeni climatici come El Nino e dopo la tendenza al rialzo, che nel 2015 aveva visto un aumento di di 2,2 ppm rispetto al 2014, “le concentrazioni di CO2 resterano al di sopra dei 400 ppm per tutto l’anno, e non scenderanno al di sotto di tale soglia per molte geneazioni a venire”.

Inoltre, il capo dell’agenzia dell’Onu con sede a Ginevra, Petteri Taalas, ha esortato a non cadere nell’errore di collegare il fenomeno agli eventi meteorologici. “El Nino è scomparso, ma il cambiamento climatico no”, ha avvertito.

Le attività umane come la combustione delle fonti fossili “hanno alterato il bilancio naturale e nel 2015, i livelli medi globali” di anidride carbonica sono risultati “al 144% dei livelli preindustriali”. L’incremento della CO2 tra 2014 e 2015 è stato maggiore di quello dell’anno precedente e della media dei 10 anni precedenti.

Tra il 1990 e il 2015 c’è stato un 37% di incremento nel forzante radiativo – l’effetto di riscaldamento sul nostro clima – a causa di gas serra rimasti troppo a lungo in atmosfera come anidride carbonica, metano e biossido d’azoto da attività industriali, agricole e domestiche.

“Con l’Accordo di Parigi il 2015 ci ha introdotto in una nuova era di ottimismo e di azione per il clima – dice il segretario del Wmo Petteri Taalas – ma questo anno rappresenta anche un punto chiave nella Storia, portandoci in una nuova realta’ dei mutamenti climatici con concentrazioni record di gas serra”.