YOUTUBE Attacca al muro con lo scotch figlio di 2 anni: arrestata

di redazione Blitz
Pubblicato il 23 Gennaio 2017 - 19:51 OLTRE 6 MESI FA
Attacca al muro con lo scotch figlio di 2 anni: arrestata

Attacca al muro con lo scotch figlio di 2 anni: arrestata

REYNOLDSBURG – Una giovane mamma di 18 anni è stata arrestata per aver girato un video in cui viene mostrato il figlio di due anni imprigionato al muro con dello scotch. Il filmato è stato postato in diretta su Facebook Live ed è stato visto da altri utenti che hanno denunciato la 18enne.

Shayla Rodolfo di Reynoldsburg, in Ohio, è stato preso in consegna dalla polizia giovedì scorso. Suo figlio è stato affidato alle cure del personale del Franklin County Children’s Services. La donna, nel filmato si vanta dei suoi metodi educativi. Già a Capodanno la donna aveva postato sempre su Facebook Live un video in cui mostrava come “neutralizzare” il figlioletto irrequieto. Il piccolo era stato attaccato al muro con uno scotch che per 15 minuti gli ha bloccato le braccia e gli ha tappato la bocca: il tutto mentre il bimbo urlava e lei che glorificava il sistema che aveva escogitato.

I funzionari della Protezione dell’infanzia, allertati da alcuni utenti che avevano assistito alla scena, avevano deciso di farle visita il 5 gennaio. La ragazza l’aveva passata liscia. Così non è stato però per questa seconda volta.

Nel video di Capodanno Shayla diceva al piccolo: “Hai la migliore mamma del mondo”. E poi, rivolta agli utenti Facebook: “«Non riuscite a pulire casa senza che i vostri figli corrano tutt’intorno? Attaccateli al muro. Non riuscite a cucinare e a fare nient’altro? Attaccateli al muro”. Nel filmato, il bimbo di due anni continua a piangere. Lei risponde dicendogli: “E ora non costringermi a mettere altro scotch. Stai fermo. Puoi vedere la tv anche da lì”.

Pochi giorni dopo, come racconta il Daily Mail, la giovane mamma appare in un nuovo  video con il figlio messo in castigo in un angolo e con lei che spiega quanto le piaccia punirlo, anche appendendolo a testa in giù. “Avete chiamato i servizi? – dice alle persone che l’hanno insultata chiamando i servizi sociali – Andate a quel paese: tanto adesso mio figlio l’ho messo in un angolo. Cosa volete fare adesso? Chiamare ancora i servizi sociali? Non me ne frega niente”.

Shayla non ha fatto però i conti con il fatto che, questa volta, però, oltre ai servizi sociali è intervenuta anche la polizia che l’ha arrestata togliendole il figlio.