YOUTUBE Attentato Istanbul, un ferito racconta: “Salvato dal mio smartphone”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Gennaio 2017 - 05:40 OLTRE 6 MESI FA
YOUTUBE Attentato Istanbul, un ferito racconta: "Salvato dal mio smartphone"

YOUTUBE Attentato Istanbul, un ferito racconta: “Salvato dal mio smartphone”

ISTANBUL – Una telefono gli ha allungato la vita. Jacob Raak, un americano rimasto ferito nell’attentato terroristico nella discoteca di Reina a Istanbul, in Turchia, il 31 gennaio, ha raccontato come il suo smartphone ha fermato il proiettile sparato dal terrorista dell’Isis in fuga. L’uomo, un piccolo imprenditore di 35 anni originario di Greenville, nel Delaware, era a Istanbul insieme ad alcuni amici per passare il Capodanno ed è rimasto coinvolto nella sparatoria.

E’ l’1,15 del 1° gennaio 2017, Raak insieme ad alcuni amici si trova nella discoteca Reina per salutare l’arrivo del nuovo anno quando un uomo entra e apre il fuoco sulla folla, uccidendo 39 persone. Il turista americano viene colpito ad una gamba, mentre un secondo proiettile colpisce il suo smartphone e lo distrugge. Un colpo che avrebbe altrimenti raggiunto un’arteria e ne avrebbe potuto causare la morte, secondo i medici che lo hanno soccorso e curato.

Il fratello Michael ha raccontato al Daily Mail che Jacob l’ha chiamato intorno alle 7.30 (le 3.30 a Istanbul) per dire che era rimasto ferito e finora sembra essere l’unico americano colpito nel corso dell’attentato, anche se nella discoteca si trovavano alcuni giocatori del WNBA, Essence Carson, Chelsea Gray e Jantel Lavender dei Los Angeles Sparks, che si trovavano in Turchia.

Il primo ministro canadese, Justin Trudeau, ha invece confermato che un canadese è tra le 39 vittime dell’attacco ma ancora non è stata rivelata l’identità. Quasi due terzi dei deceduti, 25 persone, erano stranieri. Una donna israeliana, tre indiani, tre libanesi, una donna con doppia cittadinanza franco-tunisino e il marito tunisino, due giordani, un cittadino belga e uno del Kuwait. Il governatore di Istanbul, Vasip Sahin, ha detto che

“il terrorista ha aperto il fuoco in modo crudele e spietato, su persone che volevano festeggiare il Capodanno e divertirsi”.

L’uomo, fuori dalla discoteca, ha ucciso anche un poliziotto di 22 anni e un 47enne agente di viaggio, entrambi turchi. Le forze di sicurezza sono impegnate nella ricerca dell’assassino e il presidente turco, Recep Tayyp Erdogan, ha condannato l’attacco terroristico.

Dallo scorso anno, in Turchia, ci sono stati più di 30 attentati. Il Consolato Generale di Istanbul ha chiesto ai cittadini americani di limitare gli spostamenti al minimo e in una dichiarazione ha ricordato che i terroristi

“attaccano aree in cui i cittadini e gli espatriati degli Stati Uniti risiedono o frequentano spesso”.

Gli Stati Uniti hanno negato che i servizi di sicurezza sapessero in anticipo che la discoteca fosse a rischio di un attentato. L’ambasciata americana ad Ankara, in una dichiarazione ha affermato che

“contrariamente a voci che circolano sui social, il governo non ha avuto informazioni su minacce in specifici luoghi di intrattenimento, tra cui il Reina Club”.

La Casa Bianca ha condannato quello che ha definito un “orribile attacco terroristico” e offerto aiuti alla Turchia.