LONDRA – Ha falciato con il suo camion una macchina con tre persone a bordo ferma sulla corsie di emergenza, uccidendole tutte. Per questo in Gran Bretagna Alan Peters, 78 anni, è stato condannato. L’incidente è avvenuto il 14 febbraio scorso e le immagini delle telecamere di sorveglianza lungo l’autostrada M1 mostrano come l’uomo stesse guidando sulla corsia di emergenza, cosa ovviamente proibita.
A un certo punto colpisce, senza tentare la minima manovra per evitare l’impatto, un’Audi ferma sulla corsia di emergenza con i fari e le quattro frecce attive.
A bordo c’erano Allan Evans, 59 anni, che aveva appena finito il rabbocco dell’olio e si preparava a ripartire, e i suoi passeggeri Tom Aldridge, 20, e Nathan Reeves, 23.
Un quarto uomo, Jake Dorling, ha subito lesioni gravi, tra cui il cranio fratturato e un polmone perforato nella collisione tra le uscite 12 e 13 della M1 nei pressi di Vitious, Bedfordshire. Jake, Tom, e Nathan avevano ricevuto da Evans un passaggio per il Buckinghamshire dopo una notte a Londra.
L’uomo condannato, Alan Peters, da Gravesend, nel Kent, ha negato che la causa delle tre morti sia imputabile alla sua guida pericolosa. L’uomo stava viaggiando a circa 61 miglia all’ora e, pur essendo in grado di vedere la vettura in corsia per quasi un miglio e quasi un minuto prima dell’impatto, non ha fatto nulla per evitarla.
Solo 0,4 secondi prima dell’impatto ha tentato di frenare, ha stabilito la corte, ma era troppo tardi. Durante il processo, Peters ha affermato che pensava che la corsia fosse aperta a tutto il traffico e non è stato in grado di spiegare come mai non avesse reagito davanti all’Audi ferma.
Ha anche suggerito che un altro veicolo gli avesse oscurato la vista la le immagini delle telecamere lo hanno smentito.