YOUTUBE Moon Express, Usa tornano sulla Luna. Prima missione privata
Pubblicato il 11 Agosto 2016 - 07:00 OLTRE 6 MESI FA
MIAMI – Gli Stati Uniti torneranno sulla Luna. La società Moon Express, con sede in Florida, ha ricevuto il via libera dal governo americano di inviare sul satellite, l’anno prossimo, una navicella spaziale.
E’ la prima volta che gli Stati Uniti autorizzano una missione spaziale privata a volare oltre l’orbita terrestre e il semaforo verde, senza precedenti, della Federal Aviation Administration stabilisce, inoltre, un quadro giuridico e normativo per una serie di altre spedizioni commerciali su Luna, asteroidi e Marte.
La Moon Express spera di estrarre dal nostro satellite metalli utili, anche rari, elio 3 e rocce lunari.
Il fondatore e amministratore delegato, Bob Richards, della compagnia privata Moon Express con sede a Cape Canaveral, ha affermato che come approvato dall’Office of Commercial Space Transportation della FAA, la missione spaziale. prevista per il 2017, durerà due settimane.
Nel viaggio, di sola andata il lander robotico sarà utilizzato per effettuare esperimenti, trasmetterà alla Terra immagini e video. Elon Musk, fondatore e amministratore delegato di Space Exploration Technologies (Space X), progetta invece di far atterrare su Marte la capsula Dragon nel 2018. Una missione che solleva una serie di questioni che riguardano la potenziale protezione della vita sul pianeta dalla contaminazione da microbi terrestri.
Le società private, tra cui Space X di Musk, Blue Origin di Jeff Buzo e la Virgin Galactic di Richard Branson, dopo i tagli ai finanziamenti dalla NASA, stanno sempre più introducendosi nel business spaziale. La Space X ha recentemente annunciato che offrirà il primo servizio postale per inviare pacchi su Marte nella missione del 2018: i prezzi partono da 60 milioni di dollari.
Bezos, il fondatore di Amazon.com e proprietario del Washington Post, il mese scorso ha detto che Blue Origin prevede di iniziare dei voli di prova del New Shepard, con a bordo l’ equipaggio: la società punta sul suo razzo di spicco per avviare il turismo spaziale nel 2018.