ROMA – L’applicazione Pokemon Go sta spopolando in America, ormai adulti e bambini non parlano d’altro. Sembra tuttavia che l’app, che permette ai giocatori di sfidare mostri digitali nel mondo reale, abbia già sollevato non poche preoccupazioni.
Nonostante sia stato disponibile online solo per qualche giorno, pare che il gioco sia già collegato a diversi incidenti quali ad esempio, ossa rotte, guida spericolata e a tanti altri comportamenti azzardati. I giocatori, infatti, presi dalla febbre Pokemon, continuano a guidare o a camminare con gli occhi incollati allo schermo.
La preoccupazione più grande, però, è quella che l’app possa essere utilizzata per scopi non solo ricreativi, ma come escamotage dai pedofili online. Uno degli elementi del gioco è quello di mettere un’esca in una determinata zona, il che fa comparire il Pokemon e attira altri giocatori vicini. In poche parole Pokemon Go, è una caccia al tesoro virtuale, che permette ai giocatori di catturare i personaggi in determinati luoghi realmente esistenti, come supermercati, stazioni polizia, giardini etc.
Queste “creature” si nascondono nei posti adatti a loro: “Magicarp“, ad esempio, si trova in luoghi dove c’è davvero dell’acqua, mentre altri si nascondono nell’erba o in aria. Quando un giocatore muove la mappa virtuale, lo smartphone vibra per avvertire della presenza di un Pokemon nei paraggi.
Una donna, impaurita per le possibili conseguenze, ha voluto fare un tentativo con l’esca digitale, per vedere quante persone avrebbe richiamato.
Dopo pochi minuti diversi bambini erano giunti sul posto, la maggior parte dei quali senza genitori, ignorando i pericoli che potevano celarsi dietro alla cattura del finto mostro.
Il gioco, per ora, non è ancora uscito in Europa, Canada e America del Sud, ma la Niantic sta pianificando l’uscita quanto prima.