YOUTUBE Srotolamento virtuale a 3D: rivelate le antiche pergamene con la microtomografia a raggi X

di Redazione Blitz
Pubblicato il 19 Ottobre 2016 - 06:54 OLTRE 6 MESI FA
YOUTUBE Srotolamento virtuale: così le antiche pergamene restano intatte

Srotolamento virtuale: così le antiche pergamene restano intatte

ROMA – I grandi segreti della Storia, nascosti nelle antiche pergamene, potranno essere rivelati grazie a una nuova tecnica digitale. Il mese scorso, alcuni archeologi hanno utilizzato la tecnica dello “srotolamento virtuale” per leggere il testo nascosto su un libro ebraico completamente bruciato, risalente a 1.500 anni fa.

L’antico libro En-Gedi, era praticamente impossibile da srotolare, il rischio era quello di distruggere i fogli, ed era estremamente difficile poter leggere quanto c’era scritto al suo interno.

I ricercatori ritengono che la stessa tecnica potrebbe essere applicata ad altre antiche pergamene, offrendo uno scorcio di un passato ancora da scoprire.

La tecnica di “srotolamento virtuale”, comporta un processo in due fasi nelle tecniche di digitalizzazione mirate a leggere il testo senza la necessità di toccarlo.

La microtomografia a raggi X viene utilizzata per creare sezioni trasversali di un oggetto reale attraverso il quale può essere realizzato un modello virtuale in 3D.

Successivamente si passa al processo di “segmentazione”, in cui si crea una “pagina” in digitale. Precedenti studi avevano già osservato con successo il testo l’interno di antichi manufatti ma il manoscritto En-Gedi, è stato il primo rotolo di pergamena gravemente danneggiato e virtualmente srotolato così da poter leggere riga dopo riga.

Phnina Shor, direttore dell’Israel Antiquities Authority’s Dead Sea Scrolls Project, ha detto:”La scoperta del testo dopo aver eseguito la tecnica è stupefacente; eravamo certi che fosse un salto nel buio ma le più avanzate tecnologie hanno dimostrato il contrario e riportato in vita questo tesoro culturale”.

Precedentemente, i rotoli dovevano essere srotolati e pressati così da poter duplicare il testo ma per En-Gedi non era possibile: il rotolo era bruciato, ridotto a grumi di carbone. Lo scorso anno i ricercatori dell’University of Kentucky hanno osservato i primi otto versetti del Levitico della pergamena ma a causa delle pessime condizioni non è stato possibile decifrarle.

La nuova tecnica ha permesso al team di recuperare parte sostanziale del testo. Sono riusciti a ricreare oltre 100 segmenti digitalizzati della pergamena e svelare il testo di ciascuno.

L’immagine della pergamena srotolata virtualmente, contiene 35 righe di testo, che includono le frasi del Levitico: “Quando uno di voi porta un’offerta di bestiame al Signore, porterete un maschio del gregge senza difetto”; “La porterete all’ingresso della tenda di convegno per ottenere il favore del Signore”; “Poserete la sua mano sulla testa della vittima…”.

E’ la prima volta che un rotolo della Torah viene trovato in una sinagoga, in particolare all’interno di un’Arca Santa.
William Seales, dell’University of Kentucky, che ha condotto lo studio, ha detto:”Questo lavoro apre una nuova finestra attraverso la quale possiamo guardare indietro nel tempo, leggere materiali che si pensava fossero ormai persi a causa di danni e del degrado”. E sta già pensando di “leggere” il Libro dei Morti che si trova al British Museum.

Secondo The Times, nel 2005 il museo era ansioso di lavorare con lui e dopo questa scoperta, ha iniziato a indagare sulla nuova tecnica.

In questo modo potrebbero essere decifrate altre pergamene, ad esempio quelle di Ercolano, bruciate e danneggiate dopo l’eruttazione del Vesudio nel 79 d.C.

E infatti, il lavoro di decifrazione dei misteriosi rotoli è già iniziato all’European Synchrotron Radiation Facility di Grenoble ma Emmanuel Brun, che guida il progetto, afferma che il progresso è lento:”Alcuni sono neri, neri come il carbone e altri sono marroni. E’ molto complesso e difficile ma abbiamo dimostrato che si possono vedere le lettere”.