YOUTUBE Video Isis: “Dopo Parigi, Orlando, Nizza, chi è il prossimo?”

di Maria Elena Perrero
Pubblicato il 20 Luglio 2016 - 09:16 OLTRE 6 MESI FA
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YOUTUBE Video Isis: “Dopo Parigi, Orlando, Nizza, chi è il prossimo?”

MILANO – “Dopo Parigi, il Sinai egiziano, Bruxelles, Orlando e Nizza, dove sarà il prossimo attentato degli estremisti islamici?”. E’ questo il contenuto di un video messo in rete da gente vicina ai folli terroristi del sedicente Stato Islamico. Un filmato girato con sapienza, dalla regia alla musica di sottofondo, con un coro in francese che tesse inni ad Allah.

Nel video si vedono immagini e audio relativi agli ultimi attentati terroristici contro l’Europa e gli Stati Uniti, da quelli del 13 novembre a Parigi (con le stragi al Bataclan e ai bistrot), passando per quello all’aereo della compagnia russa MetroJet precipitato in Egitto il 31 ottobre, fino agli attacchi a Bruxelles, passando per quello al locale gay di Orlando fino al più recente di Nizza.

I terroristi che si rifanno ad un certo Islam annunciano un prossimo attentato e, per infondere ancora più terrore, domandano “Who’s the next?” (“Chi è il prossimo?”).

Del resto che ce ne sarà un prossimo, e anche molti prossimi, è facile immaginarlo visto che ormai basta lasciare nella propria casa una bandiera dell’Isis anche fatta a mano e qualche ricerca sul proprio computer riguardo al terrorismo islamico per giustificare qualunque mattanza come atto di terrorismo islamico. Anche se, come è stato dimostrato, il tasso di instabilità mentale tra i martiri e aspiranti tali è così alto che il tutto fa pensare più ai singoli programmi di tanti folli che ad un disegno organizzato.

Ma tant’è: anche il gesto di un diciassettenne afghano immigrato in Germania, che ha colpito dei passeggeri su un treno regionale in Baviera, viene rivendicato dall’Isis. E quindi sì, siamo certi che ci saranno altri squilibrati che seguiranno l’onda e cercheranno vendetta della loro vita con scarso significato attraverso una sorta di glorificazione mediatica grazie alle rivendicazioni di Daesh. Che lo si voglia chiamare terrorismo o semplice, ma altrettanto terribile, follia omicida.