Asia Argento accusa il regista Rob Cohen: “Mi ha drogata con una bottiglia di Ghb e poi stuprata”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Gennaio 2021 - 10:18 OLTRE 6 MESI FA
Asia Argento accusa il regista Rob Cohen: "Mi ha drogata con una bottiglia di Ghb e poi stuprata"

Asia Argento accusa il regista Rob Cohen: “Mi ha drogata con una bottiglia di Ghb e poi stuprata” (foto Ansa)

Intervistata dal Corriere della Sera, Asia Argento se la prende con un altro personaggio di Hollywood. Questa volta è il turno del regista Rob Cohen (“Fast and Furious”, “Miami Vice”).

“Successe nel 2002 mentre giravamo xXx – racconta Asia Argento -. Abusò di me facendomi bere il Ghb (la droga degli stupri, ndr), ne aveva una bottiglia. Ai tempi sinceramente non sapevo cosa fosse. Mi sono svegliata la mattina nuda nel suo letto”.

“È la prima volta che parlo di Cohen – dice la Argento, anticipando alcuni dei contenuti shock del suo libro autobiografico “Anatomia di un cuore selvaggio”, di prossima uscita – È la verità. La cosa più pura di questo MeToo è che una donna si riconosce nell’altra. Se uno tiene una bottiglia di Ghb sicuramente l’avrà dato anche ad altre”.

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“Io avevo rimosso lo stupro. Quando tornò e mi chiese scusa dicendo che era mio amico, offrendosi di aiutarmi a trovare una tata per Anna Lou in America, nel 2002, non avevo ancora iniziato il percorso di analisi per capire cosa mi avesse fatto per due volte. Non avevo nessuno negli Stati Uniti, ero sola. Mi sentivo forte del fatto che avevo già girato Scarlet Diva in cui lui doveva essersi riconosciuto. Non sapevo che aveva fatto lo stesso a tante altre”.

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“Ero andata via di casa il giorno dopo il mio 14° compleanno, non aveva comprato nemmeno una torta e avevo capito che non gliene importava nulla di me: ai miei figli organizzo sempre qualcosa di speciale per il compleanno… Raccontai a mio padre le violenze che subivo in casa e con lui ci inventammo lo stratagemma che stavo da mia nonna, anche se in realtà vivevo a casa sua da sola, perché era impegnato sul set e Fiore studiava negli Stati Uniti. Così un giorno mia madre mi fece chiamare dal Tribunale, mi ci accompagnò la segretaria di mio padre, e rinunciò alla patria potestà. La riprese quando sono rimasta incinta di Anna Lou”.