Cannes, Palma d’Oro a Kore-Eda. Italia premiata con Marcello Fonte e Rohrwacher

di redazione Blitz
Pubblicato il 19 Maggio 2018 - 21:12 OLTRE 6 MESI FA
Cannes, Palma d'Oro a Kore-Eda. Italia premiata con Marcello Fonte e Rohrwacher 02

Marcello Fonte

CANNES – Va al regista giapponese Hirokazu Kore-Eda la Palma d’oro del festival di Cannes 2018, per il film “Shoplifters” (“Un affare di famiglia”). Ma la 71/a edizione del concorso cinematografico ha dato grandi soddisfazioni anche all’Italia [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] con il premio come migliore attore a Marcello Fonte per Dogman di Matteo Garrone e la migliore sceneggiatura ad Alice Rohrwacher e il suo “Lazzaro felice”.

”Da piccolo quando ero a casa mia e pioveva solo le lamiere chiudevo gli occhi e mi sembrava di sentire gli applausi adesso è vero ed è come essere in famiglia”, ha detto Marcello Fonte che ha preso il premio da Roberto Benigni. ”Il cinema è la mia famiglia – ha aggiunto emozionatissimo – ogni granello della sabbia di Cannes è una meraviglia. Grazie a Matteo che si è fidato che ha avuto il coraggio…”.

Premiata anche per la migliore sceneggiatura, ex aequo con Jafar Panahi per Three Faces, Alice Roharwacher: “Grazie a questa incredibile giuria – ha detto, ritirando il premio la regista e sceneggiatrice – e a tutti quelli che hanno reso possibile questo film e che hanno creduto in questa sceneggiatura un po’ bislacca”.

Il premio per la migliore attrice del concorso va a Samal Yeslyamova per di AIKA (My Little one) di Sergei Dvortesevoy.

Il premio per la migliore regia va a per il film Zimna Wojna di Pavel Pawlikowski.

Una palma d’oro speciale è stata assegnata a Le Livre d’image di Jean Luc Godard.

Il premio della Giuria nel concorso del 71/mo festival di Cannes va al film Capharnaum di Nadine Labaki.

Il Grand Prix del 71/mo festival di Cannes va a Spike Lee per Blackkklansman.

“Un affare di famiglia” di Hirokazu Kore-eda vince la Palma d’oro del 71/mo festival di Cannes.

E’ stato un festival in rosa, per la presenza di una giuria in maggioranza femminile e presieduta da una donna, l’attrice Cate Blanchett. Incursione in scena anche di Asia Argento, protagonista del movimento #metoo, che dal palco del Festival dice: “Nel ’97 fui stuprata proprio qui a Cannes da Weinstein, avevo 22 anni e ebbi una premonizione che mai un Weinstein avrebbe avuto futuro. Dobbiamo aiutarci perché non accada mai più un tale comportamento indegno”.