Critica “Avatar” e viene escluso dalla cerimonia per gli Oscar

Pubblicato il 3 Marzo 2010 - 08:44 OLTRE 6 MESI FA

James Cameron con l'ex moglie Catherine Bigelow

Per la serie “non toccate i potenti”, specie in un terreno minato come quello del cinema in periodo di Oscar. Il produttore francese del film “The Hurt Locker” di Catherine Bigelow , candidato all’Oscar come miglior film, si è visto annullare l’invito alla premiazione di domenica prossima, per aver inviato una email ai giurati in cui faceva un commento sprezzante nei confronti di “Avatar”.

Tanto per la cronaca “Avatar” è un altro film in gara per la stessa statuetta, diretto, guarda caso, dall’ex marito della Bigelow, James Cameron.

Nicolas Chartier, dirigente della casa di produzione americana Voltage, aveva scritto ai membri dell’Accademia degli Oscar di premiare il suo film “indipendente” e non “un lungometraggio da 500 milioni di dollari”.

Il chiaro riferimento al kolossal “Avatar” (costato quella cifra) è una violazione del regolamento degli Academy Award, che proibisce ai candidati di dare opinioni negative sui film in competizione.

“The Hurt Locker” mantiene comunque la nomination. L’unico effetto della sanzione è che Chartier non potrà presenziare alla cerimonia di premiazione e che, in caso di vittoria, potrà ritirare la statuetta per il miglior film solo in un secondo momento. Ecco cosa accade a chi critica i film ad alto budget. Non sono le regole di Pandora… ma quelle della Terra.