David Bowie, biografia svela: “Suicidio assistito, non diremo chi l’ha aiutato”

di Veronica Nicosia
Pubblicato il 14 Marzo 2019 - 15:59| Aggiornato il 2 Settembre 2019 OLTRE 6 MESI FA

David Bowie, biografia svela: “Scelse il suicidio assistito per morire”

ROMA – Non è stata una morte naturale quella di David Bowie, da tempo malato, ma un suicidio assistito. Non sarà svelato però chi l’ha aiutato quel 10 gennaio 2016 a New York, dato che nello Stato l’eutanasia è un reato perseguibile dalla legge. La rivelazione arriva dalla giornalista inglese e biografa della popstar Lesley-Ann Jones, che lo ha seguito negli ultimi anni di vita segnati dalla lunga malattia.

Intervistata da una radio della Bbc, la Jones è l’autrice della biografia ‘Hero: David Bowie’ e ha raccontato gli ultimi giorni di vita di Bowie, come riportato dall’Adnkronos: “Voleva proteggere i membri della sua famiglia e la loro privacy. Chiunque l’abbia aiutato in questa missione e come sia stata compiuta non sarà mai rivelato. Sono sicura che non ha coinvolto familiari e amici per proteggerli”.

Nello stato di New York, dove Bowie è morto, la procedura di suicidio assistito non è consentita e quindi chiunque abbia aiutato il cantante a morire potrebbe essere perseguito legalmente. Per questo motivo tutto tace, mentre la famiglia non ha rilasciato dichiarazioni sulle parole della Jones.

Fonte Adnkronos