David di Donatello: “Anime nere” di Francesco Munzi sbanca, 9 statuette

di redazione Blitz
Pubblicato il 13 Giugno 2015 - 00:27 OLTRE 6 MESI FA
David di Donatello: "Anime nere" di Francesco Munzi sbanca, 9 statuette

David di Donatello: “Anime nere” di Francesco Munzi sbanca, 9 statuette

ROMA – Anime Nere di Francesco Munzi, sbanca al David di Donatello 2015, aggiudicandosi ben 9 statuette del più importante premio cinematografico italiano. Il piccolo grande film di Munzi che scava nelle radici della ‘ndrangheta in quello che è stato definito il buco nero della Calabria, Africo, si è aggiudicato quasi tutti premi che contano (miglior film, regista, canzone originale, produttore, fonico di presa diretta, fotografia, montatore, sceneggiatura, musicista). Un trionfo.

Segue Il giovane favoloso di Mario Martone che oltre al premio ad Elio Germano come miglior attore protagonista guadagna altri tre premi tecnici: miglior truccatore, acconciatore, scenografo e costumista.

Infine Mia madre di Nanni Moretti vince in rosa con i David andati alle migliori attricei protagonista e non protagonista (Margherita Buy e Giulia Lazzarini).

La divertente commedia Noi e la Giulia di Edoardo De Leo porta a casa il meritatissimo premio al miglior attore non protagonista andato a Carlo Buccirosso e il David Giovani a dimostrazione della sua capacità di conquistare anche un pubblico giovane.

Conduzione calibrata di Tullio Solenghi che ha gestito la serata con l’ingombrante presenza di Quentin Tarantino che, dopo aver ritirato due premi per Pulp Fiction (miglior film straniero 1995) e per Django Unchained (miglior film straniero 2013) ha definito il suo stile: ”Una combinazione malsana di violenza terribile, sangue e comicità. Ci vuole questo per essere davvero un film alla Tarantino. Io unisco queste due cose”.

Vestito all black, il regista ha più volte fatto il segno di vittoria verso il pubblico mimando il balletto di John Travolta in Pulp fiction. Dalla serata arriva anche la notizia di una futura collaborazione tra il regista americano e Ennio Morricone: “Tarantino mi aveva offerto di realizzare la colonna sonora di un suo prossimo film e avevo rifiutato. Ora lui è venuto a casa mia a parlarmene e ho accettato” ha detto il compositore, stupendo anche Tarantino.

Momenti commoventi ce ne sono stati diversi durante la serata. Sicuramente quando sono scorse le immagini, con tanto di dedica, degli ultimi grandi del cinema scomparsi: Virna Lisi, Manuel De Sica, Monica Scattini, Giorgio Faletti, Manrico Gammarota, Anita Ekberg, Claudio Caligaris, Giacomo Furia, Callisto Cosulich e Francesco Rosi.

Al Ragazzo Invisibile di Gabriele Salvatores vanno solo gli effetti speciali mentre Se Dio vuole vince con Edoardo Falcone, miglior regista esordiente. Infine, Belluscone una storia siciliana di Franco Maresco è risultato il miglior documentario di lungometraggio e Birdman di Alejandro Gonzales è invece risultato il miglior film straniero. Alla fine un bel messaggio sul cinema dell’anziano maestro Ermanno Olmi.