Enrico Viarisio, dal teatro leggero alla tv

Pubblicato il 12 Ottobre 2010 - 17:03 OLTRE 6 MESI FA

Enrico Viarisio (Torino, 3 dicembre 1897 – Milano, 1º novembre 1969) è stato un attore e cabarettista italiano.

Esordisce in teatro alla fine della prima guerra mondiale, specializzandosi nel genere leggero e nella rivista. A partire daglianni trenta lavora anche nel cinema, affermandosi come uno degli attori brillanti più celebri del cinema sonoro (Cavalleria, Non ti conosco più, Due milioni per un sorriso, L’amore si fa così) anche se sarà quasi sempre relegato a ruoli da spalla o da comprimario.
Figura elegante e sottile, riconoscibile per i capelli perennemente impomatati e i baffetti curati, interpreta spesso personaggi di nobile decaduto o di viveur importuno e talvolta rompiscatole, ma sempre fondamentalmente onesto. Negli anni cinquanta, pur continuando la sua carriera nel teatro di rivista dove affianca personaggi come Wanda Osiris, Olga Villi, Isa Barzizza, interpreta decine di film “di genere”, anche se non mancheranno occasioni “d’autore” come I vitelloni (1953, Federico Fellini), in cui gli viene affidata la parte del padre di Moraldo.

In seguito partecipa a numerosi musicarelli al fianco di cantanti che poi diventeranno famosi, come Mina, Bobby Solo, Gianni Morandi e Rita Pavone, ma la caratterizzazione più celebre di quel periodo è quella degli spot pubblicitari girati per la Alemagna con Lia Zoppelli e Alberto Lionello, andati in onda per molti anni in Carosello, che si concludevano sempre con lo slogan «Ullallà, è una cuccagna!».

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