Fernando Di Leo Short Film Festival: l’omaggio al maestro dei polizieschi italiani

di Simona Casamassima
Pubblicato il 20 Settembre 2022 - 09:59 OLTRE 6 MESI FA
Fernando Di Leo short film festival: l'omaggio al maestro dei polizieschi italiani

Fernando Di Leo short film festival: l’omaggio al maestro dei polizieschi italiani

C’era una volta un paesino rurale dell’alta Puglia chiamato San Ferdinando, con il sole battente della “controra” postprandiale, il rumore del passaggio delle macchine agricole e il profumo del ragù fin dalle prime ore dell’alba. E poi c’era colui che, con una cinepresa e una calibro 9 di scena, ha dato forma a tutto questo danzando su pellicola come nessuno aveva mai fatto prima, diventando uno dei più grandi registi italiani di noir e polizieschi degli anni settanta: Fernando Di Leo.

Ma chi era quel Maestro tanto amato persino da Quentin Tarantino?

Dalla Puglia al CSC di Roma, esordisce come sceneggiatore per Leone lavorando a “Per un pugno di dollari” e “Qualche dollaro in più”. I suoi film da regista seguono vari filoni, dall’erotico-drammatico con “Avere vent’anni” e “Brucia ragazzo brucia” ai famosi polizieschi quali “Milano Calibro 9” e “La Mala Ordina” fino al cult movie “La bestia uccide a sangue freddo”, precursore della moda pulp statunitense. A partire dall’esigenza viscerale di un gruppo di ragazzi della sua terra, amanti del cinema e con la voglia di rivendicare l’appartenenza di una figura così emblematica, è nato il Fernando Di Leo Short Film Festival, rassegna di cortometraggi svoltasi nei comuni di San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli e Margherita di Savoia.

Il Fernando Di Leo Short Film Festival

Coordinati dal Direttore Artistico Giuseppe Memeo e dalla Presidente della ProLoco di San Ferdinando Angela Camporeale, il Festival ha ricevuto corti provenienti da tutto il mondo. La giuria di qualità, composta da personalità influenti nell’ambito della cinematografia e del giornalismo, ha scremato i 306 corti selezionando i migliori. A capo della stessa Vito Palumbo, regista con riconoscimenti italiani e riadattamenti hollywoodiani ai suoi lavori; tra i giurati Luca Pallanch, responsabile della programmazione del Cinema Trevi di Roma e delle retrospettive alla Mostra del Cinema di Venezia e ai Festival di Roma e Torino; Davide Pulici, fondatore del mensile Nocturno e CEO della Cinema Bis Communication; Michele Pinto, regista e montatore, da oltre vent’anni nel settore delle produzioni multimediali; Deborah Farina, regista e autrice di diversi documentari d’interesse culturale come “Down by Di Leo”, proprio su Fernando.

Ancora Francesco Delvecchio, regista in concorso ai David di Donatello 2023 con “Apnea”; Giuseppe Casamassima, collaboratore per diverse testate online nell’ambito cinematografico, e Suela Cerri, laureata all’Accademia delle Arti nell’indirizzo Regia. Il Festival ha accolto ospiti illustri tra cui Ruggero Deodato, regista del celebre horror Cannibal
Holocaust, amatissimo da Oliver Stone ed Eli Roth; Angela Curri, giovane attrice pugliese di numerose serie di successo; Nicola Longo, il “Serpico” italiano, legato a Fellini e Tomas Milian. E ancora il regista Toni D’Angelo, del quale ricordiamo “Calibro 9”, e Luc Merenda, attore di spicco di pellicole poliziesche tra cui “Il poliziotto è marcio” di Di Leo. Tra i vincitori nomi come Neri Marcorè, Fabrizio Ferracane e Lino Guanciale. Fernando, nel suo paese, cinquant’anni dopo, è una favola che inizia adesso ma è destinata ad andare lontano. D’altronde il cinema è sogno. A noi non resta che continuare a sognare.