Festival del Cinema di Torino: la resistenza romena secondo Popescu

Pubblicato il 29 Novembre 2010 - 08:30 OLTRE 6 MESI FA

Tocca a uno degli esponenti di punta della ”nouvelle vague rumena”, il regista Constantin Popescu, raccontare una pagina di storia misconosciuta: quella dei partigiani anticomunisti che combattevano sui Carpazi per contrastare il regime sovietico. I componenti di una di queste bande, guidata da Ion Gavril Ogoranu, sono i protagonisti di ”Portretul luptatorului la tinerete” (ritratto del combattente da giovane), film rumeno in concorso al Torino Film Festival.

Ambientato nella Romania occupata dalla Russia nei primi anni Cinquanta il film racconta tra sparatorie continue e fughe ininterrotte, 10 anni di lotta partigiana nei boschi e sulle montagne: un movimento che fu molto più forte di quel che la gente comunemente crede, e di cui solo adesso si comincia a parlare.

”Ho deciso di girare tre film sulla lotta contro il comunismo nel mio paese – spiega Popescu (tra i realizzatori del film collettivo ‘L’età dell’oro’ presentato a Cannes) – dopo aver cominciato a leggere materiali d’archivio e documenti sul periodo compreso tra il 1945 e il 1965. Le storie su quegli anni sono controverse. Alcuni hanno accusato i partigiani di avere avuto motivi personali per nascondersi alle autorità, altri di essere dei nazionalisti, estremisti di destra. Il fatto è che oggigiorno, nel mio paese, nessuno sembra voler conoscere il passato nè le reali condizioni di ciò che è successo e perchè. Questo è il motivo per cui ho deciso di raccontare le storie di quegli anni”.

Un film angosciante, di grande movimento, che mostra una versione non ufficiale, ma non per questo meno potente, della storia.