Festival di Roma, la sede non cambia

Pubblicato il 26 Febbraio 2012 - 20:50 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Si apre una settimana decisiva per il futuro del festival del Cinema di Roma: il tempo stringe per la nomina dei nuovi vertici chiamati a organizzare in primis la prossima rassegna di ottobre. Appare ormai scontato che la scelta ricadra' sul tandem Ferrari-Muller, rispettivamente come presidente e direttore.

''La settimana prossima penso faremo tutto'', si e' limitato a dire il sindaco di Roma Gianni Alemanno. Ma gia' ieri aveva stoppato le indiscrezioni che volevano un cambio di sede della kermesse, nata nell'Auditorium Parco della Musica, progettato dall'architetto Renzo Piano.

''Certamente – aveva detto Alemanno – oltre all'Auditorium, si cerchera' di portare il Festival anche in altri luoghi della citta', ma il Parco della Musica restera' la sede centrale. Su questo c'e' gia' un pieno intendimento e accordo con Muller''.

E a smentire qualsiasi ipotesi di trasloco verso l'Auditorium di via della Conciliazione e' stato oggi Valerio Toniolo, amministratore delegato della struttura, a due passi dal Vaticano. ''Nel caso fossimo mai stati interpellati in merito (e confermiamo che mai lo siamo stati) avremmo risposto – spiega Toniolo – che per l'intero periodo in cui si svolgera' il Festival del Cinema, la nostra struttura risulta gia' impegnata da una serie di importanti eventi, concerti, rassegne di danza e spettacoli teatrali di prestigiosi artisti italiani e internazionali, dal momento che la nostra attivita' e', come ogni anno, sempre programmata con ampio anticipo rispetto alle date stabilite''.

E dal Campiglio si archivia la querelle. ''Le parole di Toniolo – afferma Dino Gasperini, assessore alle Politiche culturali di Roma Capitale – smentiscono in maniera definitiva tutte le voci che sono circolate su alcuni organi di informazione e confermano quanto gia' detto da noi nelle scorse ore''.

Messo da parte il problema cambio sede, e dopo le dimissioni di Gian Luigi Rondi dalla presidenza della Fondazione, gia' domani o al massimo martedi' Alemanno dovrebbe indicare il nuovo presidente, che sara' con ogni probabilita' l'ex capo di Anica e di Warner Paolo Ferrari. E dopo la formalizzazione davanti all' assemblea dei soci, il nuovo cda dovrebbe a stretto giro riunirsi per conferire l'incarico di direttore a Marco Muller, ex numero uno del festival veneziano.

Ma le polemiche non si placano. Non solo la Provincia di Roma, guidata da Nicola Zingaretti, non condivide le scelte sul nuovo vertice. Ma il segretario del Pd Roma, Marco Miccoli commentando la lettera che Muller avrebbe inviato al direttore del Torino Film Festival Gianni Amelio, ha fatto notare che senza essere stato ancora nominato ''Muller si sarebbe impegnato, addirittura con un atto scritto, a determinare fino al 2018 le date della Festa del cinema. Un vero e proprio scandalo''.

Per l'associazione de 100 autori, infine, ''con le dimissioni forzate di Gian Luigi Rondi dalla presidenza del Cda di Cinema per Roma si e' consumata una nuova, inaccettabile intrusione nel mondo della cultura, che la politica da anni ignora o disprezza ma considera comunque territorio di spartizioni, clientela, carriere''.