Festival Roma: Cruz, io madre a Sarajevo per Castellitto

Pubblicato il 27 Ottobre 2011 - 14:26 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 26 OTT – ''Ho vinto la Lotteria ed e' gia' la seconda volta'': Penelope Cruz e' Gemma, la protagonista di Venuto al mondo, il film di Sergio Castellitto al suo ultimo giorno di riprese a Roma prima di trasferirsi di nuovo in Bosnia e poi in Piemonte per finire il set a dicembre.

Protagonista stasera con Castellitto del Duetto della sezione Extra che ha pre-aperto ufficialmente la sesta edizione del Festival internazionale del Film di Roma che comincera' domani con la prima di The Lady di Luc Besson, Penelope Cruz parla con gratitudine del regista-attore e del personaggio al centro del romanzo scritto da Margaret Mazzantini. ''Gia' Non ti muovere era stata un'esperienza eccezionale e indimenticabile che stavolta ho ripetuto: mi hanno regalato questa seconda possibilita', mi sento molto fortunata e al tempo stesso molto responsabile''.

Il sodalizio artistico Castellitto-Mazzantini-Cruz e' un triangolo alchemico che lo stesso regista spiegato nella sala Sinopoli dell'Auditorium. ''Penelope e' un talento generoso, che si moltiplica ogni giorno sul set. Passare 12-14 settimane con qualcuno con cui devi condividere emozioni ma anche disagi e fatiche e farlo con una persona che ammiri e per la quale provi amore e affetto e' una grande forza. Alla base di tutto ci sono le 18 mila parole dello scritto di Margaret ed e' questo che ci unisce, i due racconti, e le due figure di donne eccezionali nella loro normalita', completamente diverse da tra loro ma perfette per il carisma di Penelope''.

La protagonista Gemma e' una donna segnata dalla guerra, da quell'assedio a Sarajevo che, ricorda Castellitto, ''ancora oggi ti fa rabbia perche' e' accaduto quello che non doveva accadere, una strage di bambini nella neve e vite che si salvavano se schivavano i cecchini''. Trasferitasi a Roma, dopo molti anni decide di tornare a Sarajevo insieme al figlio adolescente (Pietro Castellitto). Li' incontrera' un uomo che nel 1984 le aveva presentato Diego (Emile Hirsch), che Gemma ha continuato ad amare in tutti questi anni di un amore infinito. ''Gemma e' una donna stagna che si apre all'amore e ad un desiderio folle che la porta a sognare la maternita' in modo primitivo in un contesto, quello della guerra, devastante'', dice Margaret Mazzantini che con Venuto al mondo, tradotto in 22 paesi, ha vinto nel 2009 il premio Campiello. ''Il film e' forte – prosegue la scrittrice, anche lei coinvolta nel Duetto con Emile Hirsch – cosi' come e' stato duro affrontare questo personaggio e questa storia nella scrittura, ci sono 20 anni di storia, un assedio terribile''. Lo stesso Castellitto, che si autodefinisce un ''artista disperato ma ottimista'' si e' ritagliato un ruolo: ''e' mio marito – svela la Cruz – e mi stupisce come riesce sul set per 100 volte ad essere attore e regista nella stessa giornata. Sul set forse proprio per quello e' un complice, ti lascia spazio, ma e' onesto a dirti cosa non va e ti chiede sempre di piu'''. Penelope, neomamma, ammette che la maternita' l'ha ''cambiata. E' l'esperienza piu' forte della mia vita e il ruolo di Gemma mi e' capitato giusto in questo momento, forse anche per questo ne sono cosi' coinvolta. Gemma e' un po' un simbolo di tutte le donne in cerca del proprio figlio''.

Il film, una coproduzione tra Italia e Spagna, prodotto dallo stesso Castellitto con Roberto Sessa, sara' distribuito da Medusa nell'autunno 2012.