G8 di Genova, dieci anni dopo Germano e Santamaria nel film sulla Diaz

Pubblicato il 21 Luglio 2011 - 18:33 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 21 LUG – La piu' grave sospensione dei diritti democratici in un Paese occidentale dopo la Seconda Guerra Mondiale: Daniele Vicari prende in prestito la frase con cui Amnesty International defini' quella notte alla Diaz esattamente di 10 anni fa durante il G8 di Genova.

Le riprese del film Diaz – Dont' clean up this blood sono in corso attualmente in Romania in una produzione internazionale guidata dalla Fandango di Domenico Procacci con Mandragora Movies (Romani) e Pacte francese e due attori importanti tra i protagonisti di un'opera che sara' corale: Elio Germano e Claudio Santamaria.

''Settantacinque persone condotte al carcere di Bolzaneto il 21 luglio alle ore 24, 400 poliziotti fanno irruzione nella scuola dove ci sono 93 persone: il bilancio e' di 70 feriti, 3 in prognosi riservata, uno in coma'' dice il teaser trailer del film che apre oggi il sito dedicato www.diazilfilm.it, con immagini di scontri e violenze in una notte che fu definita da 'macelleria messicana' e in cui la parola tortura fu piu' volte utilizzata.

Sempre la Fandango sul G8 ha mandato recentemente alle stampe un libro di Alessandro Mantovani 'Diaz processo ala polizia' mentre e' atteso il documentario Black Block scritto e diretto da Carlo A. Bachschmidt che sempre la Fandango distribuira'.

Il produttore Procacci lo definisce ''un film tabu', su una pagina di storia italiana che non piace a nessuno ma che dopo 10 anni va raccontata per non dimenticare''. Sara' completamente basato sugli atti del processo, ''senza grandi invenzioni se non quelle che servono per trasformare le testimonianze in materiale narrativo per il cinema'', spiega Procacci, ''ma non fara' vedere l'aula di tribunale dove dopo i primi due gradi di giudizio siamo in attesa ora del terzo e definitivo. Nei titoli del film contiamo di mettere come e' andata a finire''.

Procacci ha avuto difficolta' per questo film ''da cui tutti vogliono restare lontani, ma non e' schierato, racconta quello che e' successo li' dentro e i fatti sono fatti. Non e' contro la polizia, anzi sarei contento se collaborasse''.