Gabriele Muccino a Sorrentino: “Potevi ricordare chi ha pagato La Grande Bellezza”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Marzo 2014 - 12:32 OLTRE 6 MESI FA
Gabriele Muccino a Sorrentino: "Potevi ricordare chi ha pagato La Grande Bellezza"

Paolo Sorrentino (LaPresse)

ROMA – “Caro Sorrentino, che ti costava ricordare (e ringraziare) chi ha cacciato i soldi per fare il tuo La Grande bellezza?”, questo il titolo dell’articolo a firma di Gabriele Muccino su Italia Oggi:

Nei ringraziamenti di Paolo Sorrentino ne è mancato uno che io avrei fatto. Ovvero a chi ha finanziato e distribuito il suo film. La Medusa.

La Medusa à stata per decenni la Casa dei più grandi autori italiani. Ha finanziato e distribuito enormi successi. Conquistato grandi premi, fatto esordire importanti registi.

Oggi ha finanziato La Grande bellezza e portato a casa un Oscar.

Ma nessuno che l’abbia nominata. Eppure un film non è un quadro né una poesia. Un film ha bisogno di coraggio e denari da parte di chi vuole investire nel cinema. Medusa, questo coraggio l’ha sempre dimostrato e ha portato nelle tasche della casa madre Mediaset centinaia di milioni di euro e dato lavoro a migliaia di persone. Soprattutto ha portato prestigio.

Alcuni film non hanno funzionato? Beh, non esiste nessuno Studio ad Hollywood che non sbagli film. Fa parte del gioco. L’industria del cinema è fatta di coraggio, di investimenti e di tenacia. Eppure Medusa sta subendo una lenta indecifrabile morte per eutanasia da parte della gestione del suo padrone.

Berlusconi avrà forse legittime ragioni per asfissiare quella che fino a pochissimi anni fa era la più importante, insieme a Rai Cinema, casa di produzione e distribuzione del cinema italiano. Un paese senza cinema e senza cultura è un paese povero, con meno energia, meno lavoro, meno prestigio e una statura sempre più piccina.

Mi auguro che questo Oscar vinto da Paolo con un film che ha innegabilmente conquistato i premi più importanti del mondo come gli European film awards, il Bafta, gli Hollywood film award, il Golden Globe e naturalmente l’Oscar, oltre che il cuore della critica e del pubblico internazionale, faccia rivedere i piani di demolizione di una delle pochissime ma migliori cose che Berlusconi abbia costruito nei suoi migliori anni: Il Cinema libero e senza bandiere e propaganda. Ma solo cinema. A volte grande davvero. La grande Bellezza andava rimesso nelle sale immediatamente dopo la sua trionfale vittoria. Non in televisione. Al di là dei risultati ottenuti, è un film che ha bisogno di essere visto al cinema perché possa davvero avere voce.