La solitudine di Gabriele Muccino: “Mio fratello non mi parla da tre anni”

Pubblicato il 10 Dicembre 2010 - 10:02 OLTRE 6 MESI FA

Gabriele Muccino

Gabriele Muccino soffre, con il cuore e anche con le idee. E’ un momento di sconforto quello che racconta il regista di “Baciami ancora”. Il fratello Silvio non gli parla, dice che è scomparso.

“Certo, non lo vedo da tre anni, non risponde se cerco di contattarlo, non si fa vivo”. Quali siano le ragioni Muccino senior non riesce ancora a capire. In un’intervista a Repubblica spiega:  “Forse si trasforma ogni volta nei personaggi che interpreta e che lo fanno sentire distante dalla famiglia. O forse sta seguendo un suo percorso psicanalitico molto complesso. Non lo so. Capisco che il distacco da me, per via dello stesso lavoro, potrebbe significare “uccidere il padre”. Ma che da tre anni non chiami i genitori neanche per un “buon Natale” è davvero incomprensibile”

Lo sconforto personale si ripercuote anche sul professionale:  “Sto vivendo quel momento di solitudine terribile di quando, uscito dallo stato di grazia di un film, mi chiedo “e ora?” Quale sarà il film con cui andare a dormire per un anno? E non ho la risposta. So solo che girerò in America ma non so cosa. È saltato il film con Keanu Reeves, una storia di fantascienza tipo “Solaris”, troppo costoso, non è il momento giusto. Ho altre due sceneggiature ma deciderò quando tornerò a Los Angeles dopo le feste”.

Delle sue prospettive dice: “Lavorerò ancora in Italia, ma è un paese dove per valere davvero, devi affermarti fuori. Per me è così. Ho fatto film molto amati dal pubblico, ma parecchi critici ancora mi trattano con sdegno. Io racconto un’età in cui ci si accetta per come si è, parlo di gente che si cerca e a volte si trova e a volte no, cerco di riprodurre la vita, non trovo onesta la rassicurazione facile. Purtroppo si è persa la capacità di sentire che la vita ha una sua poesia anche negli sconfitti”.