Gabriele Muccino querela Elena Majoni. Il tweet che lo ha fatto infuriare

di redazione Blitz
Pubblicato il 5 Aprile 2017 - 12:48 OLTRE 6 MESI FA
Gabriele Muccino querela Elena Majoni. Il tweet che lo ha fatto infuriare

Gabriele Muccino querela Elena Majoni. Il tweet che lo ha fatto infuriare (Foto Ansa)

ROMA – “Donne attente, in platea c’è #Muccino“: ci sarebbe un tweet (o forse più d’uno) scritto in occasione della cerimonia dei David di Donatello dietro la decisione di Gabriele Muccino di querelare la ex moglie Elena Majoni, rea, secondo il regista romano, di essersi inventata le botte che le hanno rotto un timpano.

Secondo quanto scrive Fulvio Fiano sul Corriere della Sera, sarebbero proprio alcuni tweet con l’hashtag #Muccino ad aver provocato la reazione del regista, che fino ad ora non era mai entrato nel merito delle accuse di violenza domestica. E che martedì 4 aprile ha comunicato, attraverso i suoi avvocati, di voler querelare “tutti i responsabili” di quella che i legali Carlo Longari, Ernesto De Toni, Giambattista Casellati definiscono “una gravissima campagna diffamatoria” che avrebbe “offeso” “l’onore e la reputazione personale e professionale” del regista “a mezzo di affermazioni false e prive di fondamento”.

Spiega l’avvocato De Toni:

“La signora (Majoni, ndr) parla di episodi da lei già denunciati all’ indomani della separazione, indagati da parte della magistratura anche con numerose testimonianze, tra cui quella di Silvio Muccino, e arrivate sempre a una richiesta di archiviazione accolta dai giudici nonostante l’ opposizione della Majoni”.

Secondo Muccino, quindi, la sua ex moglie, con la quale non ha più rapporti dal 2006, scrive il Corriere della Sera,

dichiarerebbe il falso, oggi come allora, quando parla di maltrattamenti e botte, fino a un «ricovero al pronto soccorso con il timpano perforato a causa di uno schiaffo».Su Facebook Muccino aveva così replicato a una sua intervista di inizio marzo: «La vanità, ahi la vanità! Ex mogli che infangano ex mariti omettendo, mistificando, imbrattando. Quante ne abbiamo viste di queste storie…». Poi è passato al contrattacco.