Giulio Brogi è morto. Addio all’attore che passò da Sorrentino a Montalbano, da Enea a 1994

di Redazione Blitz
Pubblicato il 19 Febbraio 2019 - 22:32| Aggiornato il 13 Agosto 2019 OLTRE 6 MESI FA

VERONA – Lutto nel mondo del cinema e del teatro: è morto Giulio Brogi. L’attore si è spento nel pomeriggio di martedì 19 febbraio a Negrar (Verona). Aveva 83 anni. 

Interprete in decine e decine di film, diretto da grandi autori italiani (da Taviani a Sorrentino nella Grande Bellezza, da Cavani a Olmi e Bellocchio), è stato anche un grande attore di teatro. 

Il pubblico lo ha visto proprio lunedì sera nel Il commissario Montalbano. Brogi era diventato famoso alla platea televisiva interpretando Enea nella storica Eneide del ’71 di Franco Rossi. In tv si rivedrà in 1994, la serie di Sky.

Un’uscita di scena da grande attore quale è sempre stato: ad apprezzarlo oltre 10 milioni di spettatori, il pubblico di Rai1, del commissario Montalbano, che lunedì lo ha visto ieri tra i protagonisti di puntata di “Un diario del ’43”, tratto dai racconti di Andrea Camilleri. Appare nel finale dell’episodio nel ruolo di Carlo Colussi, l’autore del diario del titolo, ormai invecchiato e diventato prete.

Nato a Verona nel 1935, Brogi aveva vissuto a Roma per fare poi ritorno nella sua città d’origine negli ultimi anni. Si era sempre diviso tra teatro, cinema e tv. Aveva lavorato tra gli gli altri nel film premio Oscar “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino nel 2013 ma nella sua lunga carriera aveva lavorato con registi del calibro di Liliana Cavani, i fratelli Taviani, Ermanno Olmi e molti altri.

Dall’inizio degli anni sessanta aveva frequentato il Piccolo Teatro di Milano e gli Stabili di Genova, Trieste, Torino, interpretando i classici (Goldoni, Euripide, Shakespeare, Molière, Cechov, Schnitzler) per registi quali Strehler, Squarzina, Zeffirelli, Trionfo, Missiroli, Carriglio.