Harrison Ford: la voglia di pilotare aerei della II° guerra mondiale. Il Ryan Pt22
Pubblicato il 6 Marzo 2015 - 11:56 OLTRE 6 MESI FA
ROMA – Uscito malconcio ma indenne dall’atterraggio di fortuna (guarda il video) sul campo da golf vicino all’aeroporto di Santa Monica (California), Harrison Ford ha rischiato davvero di pagare cara la sua passione per il volo e per gli aerei vintage, per non dire vecchi. Comunque della seconda guerra mondiale o giù di lì.
Il suo Ryan Pt 22, evoluzione della gloriosa serie St fabbricata negli anni trenta dalla casa statunitense Ryan, era utilizzato per addestrare i piloti dell’aviazione militare Usa appunto ne secondo conflitto mondiale.
Carriera di star di Hollywood e di aviatore provetto a un certo punto sono andate di pari passo. Ora l’ex Ian Solo, pilota di navicelle spaziali in Star Wars, possiede e conduce da sé, oltre al Ryan ad ala bassa che miracolosamente non si è spezzato dopo essere planato sulla pancia col motore in avaria, un più sicuro jet Cessna Citation Sovereign, un elicottero e un altro paio di piccoli velivoli, tra cui un DHC 2 Beaver.
L’ultimo aereo ha “recitato” con lui nel film “Sei giorni, sette notti”, dove Harrison Ford interpretava un tranquillo pilota che a un certo punto, insieme ad Anne Heche, è costretto ad atterrare su un’isola deserta. Dispersi, i due finiranno per innamorarsi: non prima di aver riparato l’aereo usando pezzi di un vecchio arnese prodotto nel ’47 dalla De Havilland Canada. Il DHC 2 Beaver ad ala alta, appunto, che alla fine delle riprese Ford si è portato nel suo hangar personale.