“Le origini del male”: trailer, trama e foto. L’horror invade i cinema

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Luglio 2014 - 13:31 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – E’ uscito in Italia una settimana fa ed è già al primo posto nella classifica degli incassi cinematografici. Si tratta del film horror “Le origini del male”, ispirato a dei fatti realmente accaduti. Il film è diretto da John Pogue e interpretato da Jared Harris, Olivia Cooke, Rory Fleck-Byrne, Erin Richards, Sam Claflin.

La trama: Nascosto in una tenuta appena fuori Londra, il professor Coupland, aiutato da un gruppo di studenti, conduce un “esperimento” su Jane Harper, una ragazzina che cela segreti inconfessabili. I  ricercatori finiranno col risvegliare forze oscure più terrificanti di quanto avrebbero mai potuto immaginare.

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La regia: di John Pogue e dei sui lavori precedenti, oltre che ovviamente de “Le origini del male”, parla il sito Mymovies:

Sceneggiatore di un certo rilievo (il remake di Rollerball, The Skulls e altri ancora), John Pogue aveva esordito alla regia non indegnamente con Quarantena 2, il sequel di un remake di un horror spagnolo: un esordio, quindi, umile e non certo autoriale. Qui perfeziona le sue doti e conferma buona affinità con il genere. Gli elementi sono abbastanza usurati, ma la loro gestione è sufficientemente consapevole e sapiente da mantenere costante una tensione sotterranea che compensa la carenza di “fatti”. Pogue non cerca di stupire, ma accompagna lo spettatore con buona padronanza di stile attraverso i vari stadi dell’incubo.

La cosa migliore è l’atmosfera sinistra che rievoca degnamente quella di alcuni classici spettrali della Hammer – la rediviva casa britannica di tanti horror del passato che produce il film – e “veste” in modo adeguato una storia non irresistibile rendendola comunque interessante da seguire. Il regista strizza anche l’occhio al recente filone dei found footage movies: diverse delle riprese rappresentano infatti ciò che Brian filma, ma in linea di massima il film è impostato in modo tradizionale. Le riprese in soggettiva mirano soprattutto a un effetto scenico e visuale, per godere dei vantaggi del found footage senza subirne la dittatura e gli schematismi. Pogue trova forza espressiva soprattutto negli inserti in bianco e nero, dove la crudezza dello scontro tra razionalità e ossessione si materializza con toni aspri e realistici.

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La locandina per la distribuzione italiana: