È morta Lina Wertmüller. La regista italiana, una delle più grandi della storia del cinema del nostro Paese, aveva 93 anni.
Aggiornamento delle 12,48
Lina Wertmüller muore a 93 anni
La notizia della sua morte è stata data da un amico di famiglia sui social. La Wertmüller è stata protagonista del cinema italiano con film passati alla storia come “Mimì metallurgico ferito nell’onore”, “Film d’amore e d’anarchia” e “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto”.
Lina Wertmuller è stata la prima donna regista ad essere candidata agli Oscar, nel 1976, con il film “Pasqualino settebellezze”. Nel 2020 ha invece vinto un premio Oscar alla carriera. In quell’occasione, la regista disse: “Cominciamo dal fatto che già questo Oscar è una cosa molto maschile, perché non facciamo un Oscar femminile, e lo chiamiamo Anna?”
Chi era Lina Wertmüller
“Ho sempre avuto un carattere forte, fin da piccola” aveva raccontato all’Ansa in un’intervista rilasciata ad agosto 2020. “Sono stata addirittura cacciata da undici scuole e sul set ho sempre comandato io”.
Lina, nata a Roma nel 1928, non ha mai nascosto le sue idee, che fosse l’adesione al Partito Socialista o la rivendicazione dei diritti della donna nel mondo del cinema. Ha preso però le distanze dalle posizioni oltranziste del femminismo ribadendo: “Non si può fare questo lavoro perché si è uomo o perché si è donna. Lo si fa perché si ha talento. Questa è l’unica cosa che conta per me e dovrebbe essere l’unico parametro con cui valutare a chi assegnare la regia di un film. Come tutte ho avuto i miei problemi a farmi accettare ma me ne sono infischiata. Sono andata dritta per la mia strada, scegliendo sempre di fare quello che mi piaceva”.
Prima donna a conquistare una nomination con “Pasqualino settebellezze”
E ci è riuscita, come testimonia una carriera fitta di successi. Il suo cinema era molto amato anche all’estero, specialmente negli Usa. Non a caso, “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto” è stato girato di nuovo con Madonna come protagonista.
E’ stata la prima donna a spuntare una nomination come migliore regista ai tempi di “Pasqualino settebellezze” (1976) che ne totalizzò ben quattro. E’ stata anche la prima donna ad avere successo in tv ai tempi degli “sceneggiati” con la trionfale accoglienza del “Giornalino di Giamburrasca” (1964-65).