“Lo Hobbit”, non arrivano i codici: salta la proiezione in molte sale europee

Pubblicato il 14 Dicembre 2012 - 01:39 OLTRE 6 MESI FA
La locandina di “Lo Hobbit”

ROMA – La prima de “Lo Hobbit”, l’attesissimo film della trilogia di Peter Jackson tratta dall’omonimo libro fantasy di J.R.R Tolkien, in molti cinema italiani ed europei non si è potuta tenere per colpa del nuovo formato 3D High frame rate (Hfr).

“Lo Hobbit” giovedì 13 dicembre è infatti uscito in circa 20mila cinema nel mondo (il 14 uscirà negli Stati Uniti). Si tratta del primo film ad essere proposto in tre versioni diverse: 2D, 3D a 24 fotogrammi per secondo (il 3d normale) e 3D a 48 fotogrammi per secondo, ossia l’High frame rate. Il sistema favorisce una visione perfetta: è  la prima volta in assoluto infatti, che un film viene, oltre che proiettato, anche girato impiegando questa tecnica.

Dato che la pellicola sta lentamente scomparendo il film nei cinema è ormai costituito da un file che viene consegnato o trasmesso alle sale. Tuttavia il file è criptato per impedire che venga piratato e per essere attivato ha bisogno di un codice di sblocco che è univoco per ogni singolo proiettore ed ogni singolo server. I codici vengono trasmessi sempre più tardi proprio per evitare che i film vengano copiati e immessi nel mercato nero.

Nel caso de “Lo Hobbit”, la data dello sblocco era stata fissata in diversi Paesi d’Europa, Italia inclusa, per il 13 dicembre. Il compito di inviare i codici da parte della Warner Bros che distribuisce il film era stato affidato in tutto il mondo alla società Technicolor: quest’ultima ha inviato regolarmente i codici dei formati 2D e 3D a 24 fotogrammi per secondo, ma ha tardato a spedire i codici del formato 3D 48 fotogrammi per secondo, formato che verrà trasmesso solo in mille sale nel mondo (21 in Italia).

Questo ritardo ha comportato che in molti casi la proiezione nel nuovo formato non è potuta avvenire in moltissime sale europee ed italiane costringendo così gli esercenti a risarcire il costo del biglietto. La Technicolor ha provato a subappaltare la distribuzione dei codici pur di accelerare i tempi, senza però raggiungere l’obiettivo.

La Warner Bros Italia ha spiegato che solo 12 cinema sui 21 che avevano intenzione di trasmettere “Lo Hobbit” in 3d Hfr, verso le 20 della sera del 13 dicembre erano in possesso dei codici.  “Siamo profondamente delusi – spiega Piero Fumagalli proprietario dell’Arcadia di Melzo,sala super tecnologica nei pressi di Milano – perché è stata lesa la nostra immagine e soprattutto sono stati danneggiati i fans più accaniti e competenti che avevano scelto il nostro cinema e il formato più avanzato”. C’è adesso grande attesa su quanto succederà il 14 dicembre negli Usa dove il film in 3D Hfr dovrebbe essere trasmesso in circa 400 sale.