Luc Besson: “Leon 2? Sì, se mi viene l’idea giusta”

Pubblicato il 30 Settembre 2010 - 18:52 OLTRE 6 MESI FA

Luc Besson

Il regista Luc Besson non esclude la possibilità di girare il seguito di “Leon”, purché, precisa, “arrivi l’idea giusta”. A Roma per presentare il suo nuovo fantasy “Adele e l’enigma del faraone”, in uscita il 15 ottobreIl seguito di Leon? ”Se trovassi la storia giusta, perché no? Sono 15 anni che mi chiedono di farlo, sarei molto più ricco se avessi accettato, ma finora non ho mai avuto l’idea giusta. Non si può fare un sequel giusto per farlo, il pubblico va rispettato”.

Di un possibile Leon 2 si è tornato a parlare in questi giorni dopo che Natalie Portman, che ha debuttato con Leon a 11 anni, si è detta pronta a girare il sequel solo con Besson regista: ”Natalie me l’aveva già detto – spiega -Sicuramente se trovassi l’idea giusta non vedrete Mathilda (il personaggio della Portman, ndr), che cerca di ricreare Leon in laboratorio da una goccia di sangue… come non vedrete una Giovanna d’Arco 2”.

Il regista racconta anche un aneddoto sulla Portman: ”Dopo Leon, i genitori di Natalie erano molto preoccupati. Sapevano che sarebbero arrivate altre offerte ma, non essendo dell’ambiente, non sapevano come valutarle. Io allora gli ho fatto una lista di 50 nomi di registi dicendogli che una loro proposta era da accettare. E mi sembra che Natalie finora abbia lavorato con molti in quella lista”.

Besson, che sta per tornare sugli schermi francesi con Arthur e la guerra dei due mondi, a ottobre, terzo capitolo della sua saga fantasy, ha tra gli altri progetti, in veste di produttore e sceneggiatore, ‘Colombiana’ di Olivier Megaton, con Zoe Saldana (Avatar), la storia di una ragazza che diventa killer dopo aver assistito all’uccisione dei suoi genitori.

”E’ una versione sudamericana di Nikita, e Zoe stavolta non sarà dipinta di blu”, scherza il regista. Come produttore, con la sua società, la EuropaCorp, sarà nelle sale a dicembre anche con il fantasy ‘Un monstre en jardin’. Inoltre per il 2011 ha prodotto Un baiser papillon di Karine Silla, con Valeria Golino nei panni di una donna apparentemente felice che scopre di essere malata e decide di non dire nulla a nessuno.

Sempre il prossimo anno, usciranno, fra gli altri, il fantascientifico Lock Out di due irlandesi esordienti, James Mather e Stephen St. Leger e una commedia, Halal Police d’etat di Rachid Dhibou, su due anticonvenzionali poliziotti algerini chiamati ad aiutare la polizia francese nella caccia a un serial killer. ”In un momento in cui la Francia vira sempre più sull’estrema destra, mi andava di produrre un film divertente come questo” dice il regista.