Massimo Boldi è morto. Ma è solo la solita bufala

di redazione Blitz
Pubblicato il 4 Aprile 2016 - 23:01 OLTRE 6 MESI FA
Massimo Boldi è morto. Ma è solo la solita bufala

Massimo Boldi è morto. Ma è solo la solita bufala

ROMA – Massimo Boldi è morto? Decisamente no, è solo l’ennesima bufala fabbricata ad arte sul web per fare incetta di clic. A scatenare il solito tam tam, grazie all’uso sapiente dei social network, è stato un sito del dominio altervista.org che non a caso chiede anche un like obbligatorio su Facebook per poter accedere all’articolo. Ma dopo poco la notizia è stata immediatamente smentita dallo stesso attore che, più o meno inconsapevolmente, ha cominciato a twittare come se nulla fosse.

Eppure il sito in questione si era premurato di infiocchettare la notizia con raccapricciante dovizia di particolari. Tutti fasulli ovviamente. Questo il testo:

E’ venuto a mancare uno degli ultimi pilastri della cinema comico Italiano degli anni 80 e 90, Massimo Boldi, attore, scrittore e showman se n’è andato in seguito ad un malore che lo ha colpito in tarda mattinata nella sua abitazione. Ad avvisare i soccorsi la donna di servizio che lavorava presso la sua casa di Torino. Muore all’età di 70 anni.

Tutto il mondo della televisione Italiana è in lutto e la Rai dedicherà in edizione straordinaria un servizio speciale sulla sua carriera questa sera alle ore 21 su Rai 1, Rai 2 e Rai 3.

L’articolo prosegue con un ricchissimo coccodrillo che ripercorre la fortunata carriera dell’ex compagno di Cinepanettoni di Cristian De Sica. 

Del resto sugli incontri ravvicinati con l’aldilà Massimo Boldi è per così dire ferrato. La scorsa estate confessò al settimanale Vero di avvertire accanto a sé la presenza della moglie Marisa, morta. “Ancora oggi – raccontava – c’è una lampada alogena nella mia stanza che a volte, verso le 5.30 del mattino inizia ad accendersi con una luce fievole e poi si spegne e si riaccende. E io sento la presenza di mia moglie, Marisa. Quando è scomparsa è stata una tragedia. Soprattutto per le mie tre figlie, per le quali era un riferimento”.

“Ho perso il ramo principale della mia vita e ho dovuto fare da padre e da madre, un compito molto difficile da svolgere, anche a causa del mio lavoro”. E ancora: “Nel primissimo tempo della sua scomparsa, avvertivo una figura che mi guardava in faccia in silenzio e sorrideva. Aveva il volto di Marisa. Tutto quello che ho fatto, nella mia carriera, è stato un miracolo. Prima era un’illusione, che poi si è materializzata. Credo che qualcuno mi abbia guidato”.