Lana Wood, sorella di Natalie la star di Hollywood morta 40 anni fa in circostanze misteriose, sulla scomparsa dell’attrice ha scritto il libro “Little Sister. My investigation into the Mysterious Death of Natalie Wood”. Lana racconta quello che rimane uno dei grandi misteri di Hollywood e che coinvolge il marito Robert Wagner, ritenuto da lei il vero colpevole della morte per annegamento della sorella.
Ma nel libro, ripercorre anche un episodio in cui l’attore Kirk Douglas avrebbe aggredito sessualmente per ore Natalie. All’epoca l’attrice era ancora adolescente e stava girando il film “The Searcher”. Sin dal 1955, anno in cui sarebbe accaduta la presunta aggressione sessuale è stata una delle dicerie più ricorrenti a Tinsel Town.
Il racconto di Lana Wood nel suo libro
Lana, sorella minore dell’attrice, nel libro conferma che non si trattava solo di un pettegolezzo. “Ricordo che Natalie era particolarmente bella quando io e mamma quella sera la lasciammo all’ingresso di Chateau Marmont“.
Lana, 75 anni, nel libro spiega che la loro madre, Maria Zakharenko, aveva organizzato l’incontro con la star di Spartacus Douglas pensando che il grande attore di Hollywood avrebbe favorito la carriera di Natalie. Scrive che la madre sperava che per la figlia “si sarebbero aperte molte porte grazie a solo un cenno dell’attore”.
Descrivendo l’episodio, Lana, che all’epoca aveva otto anni, aggiunge: “Sembrava fosse passato molto tempo prima che Natalie tornasse in macchina. Mi ha svegliato sbattendo la portiera dell’auto”.
“Era scapigliata, sconvolta e con la mamma bisbigliavano, tanto che non riuscivo a sentire cosa stessero dicendo. A quanto pare era successo qualcosa di brutto a mia sorella, ma qualunque cosa fosse ero troppo giovane e non me l’avrebbero detto”.
Secondo il racconto di Lana solo quando è diventata adulta, Natalie – morta nel novembre 1981 all’età di 43 anni – le ha raccontato cosa era successo quando era stata portata nella suite di Douglas. Piangendo le aveva spiegato:
“Mi ha ferita, Lana… È stata un’esperienza fuori dal corpo. Ero terrorizzata. Ero confusa”.
Lana ha ricordato che la sorella e la madre erano d’accordo che accusare pubblicamente Douglas avrebbe rovinato la carriera di Natalie. Il consiglio della madre, secondo quanto scritto nel libro, era: “Ingoia il rospo”.
Lana ricorda di aver promesso alla sorella che non avrebbe parlato della presunta aggressione da parte di Douglas. Ma lo scorso anno, dopo la morte dell’attore all’età di 103 anni, il nome di Natalie Wood e dell’attore, su Twitter sono diventati argomento di tendenza.
“Non c’era più nessuno da proteggere, sono sicura che mi perdonerà per aver infranto quella promessa”, scrive. Il figlio di Douglas, l’attore Michael, riguardo alle affermazioni del libro ha dichiarato: “Possano entrambi riposare in pace”.
La morte misteriosa di Natalie
Gran parte del libro “Little Sister. My investigation into the Mysterious Death of Natalie Wood” si concentra sulla morte di Natalie dopo essere annegata in circostanze misteriose. Un medico legale inizialmente aveva stabilito che la morte era stata accidentale, ma dopo anni di indagini e nuovi testimoni la situazione è cambiata.
Nel 2013, nel fascicolo presso l’ufficio del coroner della contea di Los Angeles la modalità della morte è passata da “accidentale” a “non precisata”.
Il marito di Wood, l’attore Robert Wagner, che all’epoca si trovava sullo yacht, è stato definito una persona informata sui fatti.
Lana è tra i tanti che lo ritengono responsabile della morte dell’attrice. “Abbiamo indagato sul caso negli ultimi sei anni, penso che ora sia più che una persona informata sui fatti” ha detto nel 2018 John Corina, tenente del dipartimento dello sceriffo della contea di Los Angeles.
“Ora sappiamo che è stata l’ultima persona a stare con Natalie prima che morisse.” Da quando nel 2011 il caso è stato riaperto, Wagner ha rifiutato di parlare con la polizia e non mai rilasciato commenti. All’epoca un portavoce dell’attore aveva detto che non era stato ancora contattato dalla polizia, ma sperava che le nuove informazioni che avevano portato alla riapertura del caso fossero valide.