Oscar 2017. Gaffe, errori, impostori alla cerimonia dagli anni ’30 a La La Land

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Febbraio 2017 - 08:56 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Oscar 2017. Gaffe, errori, impostori alla cerimonia dagli anni ’30 a La La Land. La clamorosa gaffe della notte scorsa sul palco del Dolby Theater di Los Angeles, con lo scambio di buste e l’errore nella lettura della pellicola vincitrice dell’Oscar come miglior film, non è la prima negli 89 anni della manifestazione. Alla sesta edizione, quella del 1934, il malcapitato fu Frank Capra.

Al momento dell’apertura della busta per la miglior regia, il presentatore – che quell’anno era Will Rogers – si lasciò andare ad un piccolo discorso nel quale spiegava di aver “visto crescere” l’artista che sarebbe stato premiato di lì a poco. “Vieni a prendere il premio, Frank!”, il suo invito.

Capra, candidato per “Signora per un giorno” si alzò dalla sua sedia e si avviò verso il palco, salvo accorgersi solo più tardi che l’occhio di bue era puntato su un altro Frank, cioè Lloyd, regista di Cavalcata e vincitore dell’Oscar alla miglior regia. E’ lo stesso Capra a raccontare l’episodio in una sua autobiografia, nella quale definisce la passeggiata vero il palco come “la più lunga, sconvolgente e triste” della sua vita.

Un altro episodio lasciò tutti a bocca aperta nel 1937, quando Alice Brady vinse l’Oscar come miglior attrice non protagonista. A salire sul palco, però, fu un uomo che disse di ritirare il premio a nome dell’attrice. Solo dopo si seppe che quell’uomo era un ladro. Un’altra delle gaffe firmate dall’Academy risale al 1938, quando sulla statuetta consegnata a Spencer Tracy per miglior attore venne inciso il nome di “Dick Tracy”.

I più recenti contrattempi sul palco degli Oscar risalgono agli ultimi anni: nel 2009 il vestito di Beyoncè non regge le prorompenti forme della cantante e lascia intravvedere un seno; nel 2013 invece Jennifer Lawrence finisce a terra inciampando sul vestito mentre si apprestava a ritirare il premio come miglior attrice protagonista in “Il lato positivo”.