Oscar 2011: stravince “Il discorso del re”, delusione per “Social Network” di Fincher

Pubblicato il 28 Febbraio 2011 - 10:56 OLTRE 6 MESI FA

LOS ANGELES – E’ “Il discorso del re” il vincitore assoluto della 83esima edizione della notte degli Oscar. Il film inglese ha infatti vinto 4 statuette su 12 nomination, centrando però le più importanti: miglior film, miglior regia, miglior attore e miglior sceneggiatura originale.

Con lo stesso numero di premi anche “Inception” che però si aggiudica solo premi tecnici (sono, montaggio sonoro, miglior fotografia, effetti speciali), si ferma invece a 3 “Social network” (sceneggiatura non originale, colonna sonora e montaggio). A due statuette restano “The fighter” e “Alice nel paese delle meraviglie”. Fuori dai quattro film pluripremiati c’è la statuetta a Natalie Portman, premiata quale miglior attrice per il suo ruolo splendido in ‘Black swan’. Entrambi da ‘The fighter’ i due attori non protagonisti, ovvero Christian Bale e Melissa Leo.

Miglio film straniero il danese “In un mondo migliore” diretto da Susanne Bier che racconta di un conflitto tra due famiglie a causa dell’amicizia tra due ragazzi. Tornando a “Il discorso del re” il film di Tom Hooper racconta i problemi di balbuzie di Giorgio VI, re d’Inghilterra dal 1936 al 1952. A curarlo fu un logopedista, interpretrato da Geoffry Rush, candidato quale attore non protagonista. Per il 50enne Firth, sposato con l’italiana Livia Giuggioli, è il primo Oscar e arriva dopo una lunga serie di premi che gli hanno spianato la strada al riconoscimento dell’Academy. Lo stesso si può dire per Natalie Portman, splendida in “Black swan” che è salita sul palco con uno splendido pancio ed ha anche versato qualche lacrimuccia.

Un’altra volta esce sconfitto dalla notte degli Oscar David Fincher. Un genio cui si devono capolavori come “Seven”, Fight club”, “Zodiac”, “Il curioso caso di Benjamin Button” e “Social network” che proprio non riesce a scaldare i cuori dei giurati dell’Academy. Il film dedicato a Facebook è un mix grandioso di tecnica, musica, montaggio e grandi interpretazioni, e soprattutto parla di fatti contemporanei. Si è invece premiata una storia antica, con microfoni grandi come un laptop.

Un italiano che ha vinto l’Oscar c’è, ed è Andrea Caretta che fa parte del team che ha realizzato “Toy story 3”, miglior film d’animazione. Non c’è l’ha invece fatta Antonella Cannarozzi, autrice dei bellissimi costumi di  “Io sono l’amore”, battuto da Colleen Atwood autrice dei costumi di “Alice nel paese delle meraviglie”. Secondo Oscar quale miglior canzone per Randy Newman con ‘We belong togheter’. Miglior colonna sono infine quella di Trent Reznor e Atticus Ross “The social network”,  Reznor è anche noto per essere il leader dei “Nine inch nails”.