Paranormal Activity fa troppa paura, malori in sala

Pubblicato il 8 Febbraio 2010 - 18:23 OLTRE 6 MESI FA

Una scena tratta dal film Paranormal Activity

È bufera su Paranormal Activity, il film a basso costo campione di incassi del momento. Decine di richieste di intervento al 118 per attacchi di panico dopo la visione del film horror che sta insidiando Avatar al botteghino. Il film è stato girato in casa del regista Oren Peli con una videocamera ad alta risoluzione e personale al minimo, la trama racconta le disavventure di una coppia appena trasferitasi nella casa e che si trova ad avere a che fare con oscure presenze.

Il demone insediato nella stanza dell’ignara ragazza la perseguita senza requie: una tortura che non lascia nulla al’immaginazione, sevizie e terrore profusi a piene mani riprese di una impassibile telecamera che tutto riprende.

Crisi di panico durati anche più di mezzora, attacchi di vomito,  tremori incontrollabili sono stati registrati un po’ ovunque in Italia. Il garante regionale per l’infanzia, Gennaro Imperatore, è intervenuto: «La visione del film andrebbe vietata ai minori». Per il presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori e consulente della commissione parlamentare per l’Infanzia Antonio Marziale «Paranormal Activity è una film angosciante, con un livello di tensione altissimo per tutta la durata ed è difficile comprendere per quale motivo la commissione Censura non abbia provveduto a vietarlo ai minori di 18 anni».

Il Codacons sta «studiando azioni legali a tutela degli spettatori minorenni del film, attualmente in programmazione nel nostro Paese».

«I casi accertati di attacchi di panico e gli altri effetti psicologici registrati nei minorenni, legati alla visione della pellicola – spiega il Codacons in una nota – dimostrano chiaramente l’esigenza di vietarne la visione ad un pubblico di età inferiore ai 18 anni». «Ma c’è anche un altro scenario che potrebbe aprirsi», aggiunge il presidente dell’associazione, Carlo Rienzi. «I minorenni che in questi giorni hanno subito effetti legati alla visione del film, quali attacchi di panico, tremori, vomito, stato di choc, ecc…, potrebbero richiedere il risarcimento dei danni in tribunale». L’associazione ricorda come già nel 2007, proprio grazie ad un ricorso del Codacons, il Tar del Lazio dispose che il film di Mel Gibson «Apocalypto» fosse immediatamente vietato ai minori di anni 14, allo scopo di evitare conseguenze negative per i più giovani.

Anche Alessandra Mussolini, presidente della Commissione Parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, lancia in una nota «un allarme al ministro per i Beni e le Attività Culturali Sandro Bondi» sul film. L’esponente del Pdl spiega infatti che si tratta di un «film ad alto contenuto ansiogeno e non vietato ai minori, che sta provocando numerosi casi di attacchi di panico e di problemi psicologici tra i giovani».

Secondo la legge il parere della Commissione per la revisione cinematografica – che, nel caso, ha ritenuto di non prevedere divieti -«é vincolante per l’Amministrazione». Lo fa notare intervenendo su Paranormal Activity, il ministero dei beni culturali, che però sottolinea che il ministro Bondi si riserva una verifica sul film e di adottare «provvedimenti necessari per tutelare i bambini». Altra questione, spiega infatti il ministero,«é quella dell’adeguatezza della normativa attuale in materia di censura cinematografica. Ma, su tale tema il ministro ha già da tempo predisposto un’organica riforma che attende la condivisione degli altri ministeri competenti. Il ministro Sandro Bondi tuttavia – conclude la nota – si riserva una verifica sul film in questione e di adottare provvedimenti necessari per tutelare i bambini».

Una cosa però è certa. La polemica manderà ancora più gente nelle sale. E il film, che, costato 15mila dollari (circa 11mila euro), ha incassato solo negli Usa 48 milioni di dollari (oltre 35 milioni di euro), promette di continuare a fare ottimi risultati al botteghino anche nel nostro Paese.