Quentin Tarantino difende Roman Polanski: “La tredicenne Samantha voleva avere un rapporto con lui”

di redazione Blitz
Pubblicato il 10 Febbraio 2018 - 06:00 OLTRE 6 MESI FA
Quentin Tarantino difende Roman Polanski dall'accusa di stupro

Quentin Tarantino (Foto Ansa)

NEW YORK – Nuovi guai per Quentin Tarantino. Dopo le accuse di Uma Thurman, secondo cui il regista avrebbe attentato alla sua vita facendole girare una scena pericolosa in Kill Bill, l’autore di Pulp Fiction difende Roman Polanski per lo stupro su una minorenne da questi commesso nel 1977. E scoppia la polemica.

A scatenare il putiferio è stata la registrazione di una vecchia intervista alla radio concessa da Tarantino nel 2003. “Non fu stupro, lei lo ha voluto”, dice il regista nell’audio ottenuto dal sito Jezebel.

Polanski si dichiarò colpevole di sesso con una minore nel 1978 dopo che la tredicenne Samantha Geimer lo accusò di averla drogata e aggredita sessualmente durante una festa. Secondo Tarantino si trattò appunto di sesso con una minore, non di stupro. “Per me non è stupro – disse nell’intervista – quando si usa la parola stupro si parla di buttare a terra violentemente, è uno dei crimini più violenti al mondo. Non si può buttare lì così la parola stupro”. Tarantino poi aggiunse che la ragazza era d’accordo anche se sotto l’effetto di alcol e droghe.

L’intervista è riaffiorata proprio in un momento in cui il regista è stato descritto da Uma Thurman come un manipolatore irascibile che non solo ha ignorato il comportamento dell’ex produttore Harvey Weinstein, ma che le si è anche messo contro quando lei stessa è stata vittima del re di Hollywood. In una recente intervista al New York Times l’attrice ha detto di essere stata aggredita sessualmente da Weinstein.

Le parole di Tarantino sono state stigmatizzate dalla stessa Samantha Geimer: “Io so benissimo quel che è successo. Non ho bisogno che altri mi dicano come si sta ad essere stuprata a 13 anni”, ha detto Geimer, che oggi ha 54 anni. La donna ha detto di non essere sconvolta: “Certo, mi sentirei meglio se si rendesse conto che Tarantino si sbagliava, dopo 15 anni, dopo aver sentito i fatti”.