“Red Sparrow”, Jennifer Lawrence: una spia tra inganno e seduzione

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Marzo 2018 - 05:09 OLTRE 6 MESI FA
Jennifer Lawrence (foto Ansa)

Jennifer Lawrence (foto Ansa)

LONDRA – Red Sparrow, il film che vede protagonista Jennifer Lawrence nel ruolo di un’affascinante e algida spia, al cinema è in vetta agli incassi e non sorprende: dopo le recenti polemiche sul look sfoggiato all’anteprima londinese, l’attrice con poche e fulminanti battute ha stracciato chi l’ha tacciata di mancato femminismo e al contempo fatto un ottimo battage pubblicitario alla pellicola.

A Londra, la Lawrence indossava un abito nero Versace molto scollato, uno spacco che partiva dal fianco e lasciava intravedere l’intera gamba. Era favolosa, anche se il tutto si svolgeva nel gelido inverno londinese e al suo fianco c’erano i co-protagonisti maschili che indossavano calde giacche e sciarpe, stivali, confortevoli giubbotti.
Una scena deprimente, secondo le femministe, con le antenne sempre sintonizzate su affronti reali o immaginari, scrive il Daily Mail e aggiunge che per loro, l’immagine sembrava dire tutto sull’oggettivazione del corpo femminile a Hollywood.
Nonostante i recenti scandali di molestie, alle star maschili è concesso di essere come sono mentre quelle femminili devono essere sempre sexy.
Ma la Lawrence ha rispedito al mittente le critiche::”Nessuno può dirmi cosa indossare o no. E’ una mia scelta mettere un abito che mi fa sentire favolosa” ha detto a Bazig Bamigboye del Daily Mail. “Il femminismo è uguaglianza. È uguaglianza sociale, politica ed economica”.
Cosa significa? Che può indossare ciò che più le piace.
Ma non solo, la star è stata ampiamente accusata dai fan della separazione, ad agosto, tra Chris Pratt, suo co-protagonista in Passengers e la moglie Anna Faris.
Per la prima volta, la Lawrence ha rotto il silenzio sulle false ipotesi, in una nuova intervista rilasciata a Kiss.
La 27enne star, che ha avuto una storia con Brad Pitt, ha negato di avere una relazione sentimentale con Pratt. “Ha divorziato due anni dopo e tutti sembrano puntare l’indice contro di me”.
Vincitrice del premio Oscar con “Il lato positivo”, poi nei panni dell’incantevole eroina Mystica nella saga degli X-Men e di Katniss Everdeen nella saga di Hunger Games, Jennifer Lawrence ha interpretato molti ruoli e ricevuto numerosi riconoscimenti.
Ma nel thriller Red Sparrow, è la personificazione del potere femminile. In un momento in cui le attrici stanno rivalutando la loro posizione in un post #metoo Hollywood, la star ha scelto un ruolo osé con coraggio.
Nel film, da “cigno nero” distrutto da un incidente che stronca la sua carriera di ballerina, si trasforma in un uccello rapace: ecco i dieci motivi per cui questo seducente spy thriller è rivoluzionario, scioccante, avvincente, con una protagonista magnetica, scrive il tabloid britannico.

1) Jennifer Lawrence è la prima ballerina russa Dominika Egorova, bellezza incontrastata del Bolshoi, il fulcro dell’alta società di Mosca ma mentre sale sul palcoscenico per l’ esibizione al fianco del protagonista maschile, un incidente mette fine per sempre alla sua carriera sulle punte ed è solo il primo dei numerosi colpi di scena.
2) Dopo l’incidente che le cambia la vita e la presenza della madre malata, il futuro di Dominika è spaventosamente incerto: quando il potente zio Matthias Schoenaerts le offre un modo per mantenere la casa dello Stato e pagare le spese mediche della madre, non le resta altra scelta che accettare.
Dominika dimostra che l’impulso di una donna a proteggere i propri cari è più forte di qualsiasi avversario ma la sua vita cambierà per sempre.
3) Nonostante Hollywood stia affrontando uno dei momenti più tumultuosi, la Lawrence ha rivelato che le scene di nudo in Red Sparrow l’hanno fatta sentire potente.
Durante il sadico addestramento di Dominika per essere trasformata in una Sparrow, spie di Stato costrette a diventare esperte nella manipolazione, le viene chiesto di spogliarsi davanti alla classe. L’attrice ha dichiarato che in quella scena si è sentita “autorizzata”, aggiungendo “mi sono sentita benissimo!”.
4) Jennifer Lawrence segna una nuova generazione di eroine del cinema.

In Red Sparrow è diretta ancora da Francis Lawrence, con cui ha già lavorato in The Catching Fire e Mockingjay.
Insieme hanno creato un’altra eroina: Dominika, una donna che spinge al limite la mente e il corpo nel tentativo di sopravvivere, trasformandola in una versione per soli adulti del suo alter ego in Hunger Games. Mette in pratica le regole dell’addestramento: sedurre e ingannare.
5) Nella scuola per diventare una spia Sparrow, la Lawrence appare accanto a un’altra icona del cinema, Charlotte Rampling, che brilla sullo schermo come la sua instancabile tutor.
A scuola, deve dimenticare la sua morale, le emozioni personali, l’etica e fare tutto ciò che le chiede lo Stato: partecipa a un addestramento durissimo che pochi potrebbero superare.
Dominika rifiuta di diventare una vittima e reagisce con istintiva ferocia, diventa la spia Sparrow più pericolosa di sempre.
6) Inviata a Budapest per la sua prima missione, deve avvicinare un agente della CIA (Joel Edgerton) per scoprire chi sia la talpa che passa informazioni agli USA. Dominika raggiunge il suo obiettivo ma i due rimangono intrappolati in una spirale di attrazione e inganno che minaccia le rispettive carriere, la fedeltà e la sicurezza delle loro Nazioni.
7) Un Oscar a 22 anni, film importanti come Hunger Games e X-Men, e il mondo nelle sue mani grazie al senso dell’umorismo e l’arguzia. Non è tanto male per una 27enne ma ciò che rende la Lawrence una giovane donna da ammirare è che non riposa mai sugli allori. Red Sparrow è la dimostrazione che la star, nelle scelte cinematografiche è pronta a correre rischi enormi pur di soddisfare se stessa e i registi.
8) Con l’americano Nash, Dominika decide di fare un tuffo, letteralmente, e si dirige verso la piscina dove l’agente nuota quotidianamente. Entra nel personaggio della bionda Jennifer con un costume da bagno molto attraente e ta-dah!, il bersaglio è raggiunto.

9) Nel tentativo di dimostrare che lei non è un doppio agente dello Stato, uno scagnozzo viene inviato a Budapest per testare la fedeltà al Paese e il suo coraggio.
10) Ciò che emerge dal film è che la pazienza a volte può essere l’arma più potente: Dominika sa certamente che la vendetta è un piatto da gustare freddo. Dopo mesi di lotta contro l’abuso, la tortura, la manipolazione e la paura, non si arrende ai piani che altri hanno scelto per lei e decide di rialzarsi riappropriandosi del suo corpo, rimbalzando la violenza in faccia a chi l’ha perpetrata riprendendo il controllo in un colpo di scena finale.