Susan Sarandon: “Vorrei vivere in Italia, per la fine di Berlusconi”

Pubblicato il 29 Settembre 2011 - 18:03 OLTRE 6 MESI FA

Susan Sarandon (Foto LaPresse)

ROMA – “Gli Stati Uniti faranno la fine dell’Impero romano. Le donne? In certi casi non hanno scelta contro le violenze. Vivere in Italia? Certo, così potrei vedere la fine che farà Berlusconi”. Susan Sarandon non ha perso la sua verve femminista. L’attrice, in occasione della conferenza stampa di presentazione del Terra di Siena International Film Festival, del quale è testimonial, ha parlato sì di cinema, ma anche di economia e di emancipazione femminile.

Vestito bianco e nero e sorriso sempre presente, Susan Sarandon, 65 anni il prossimo 4 ottobre, ha parlato nell’esclusiva Villa Spalletti, dimora storica nel centro di Roma. La star Usa, ma di origini italiane, nel suo incontro con la stampa ha mostrato la sua anima più ribelle e anticonformista parlando di bond cinesi, di “Thelma e Louise” e anche facendo una battuta su Berlusconi.

”Per gli Usa siamo agli ultimi giorni dell’impero. Lo leggeremo presto sui giornali. Non ci sono più soldi per l’educazione e per le infrastrutture, il sistema economico sta collassando e gli Stati Uniti non possono continuare a vivere grazie al sostegno del debito da parte della Cina. Ci sono persone che stanno perdendo la casa. Io continuo a sperare che venga il meglio, ma ci credo poco. Stanno poi scomparendo anche i sindacati e la classe lavoratrice così sta perdendo sempre di più la sua rappresentanza”, ha sottolineato l’attrice.

“Oggi c’è sempre più una grossa differenza tra i ricchi e i poveri, mentre repubblicani e democratici tendono ad assomigliarsi troppo per essere davvero credibili. Credo insomma – ha aggiunto l’attrice premio Oscar – che ci dovrà essere prima o poi un cambiamento, ma non so se lo vedrò nella mia vita. Non credo poi che tutto questo possa essere cambiato dal basso. Chi ha il potere non lo lascia volentieri, ma ci sono cose, come Internet, da cui ci possiamo aspettare di più come è accaduto nel Midwest”.

Diventata un sex symbol grazie al film del 1978 “Pretty Baby”, la Sarandon ha spiegato che “Thelma e Louise”, pellicola cult del 1991, diretta da Ridley Scott, dimostra una cosa: ”Le donne non hanno molta scelta contro la violenza. Voleva essere solo un film per le donne, non un film sulla vendetta. In Thelma e Louise è come se le donne si chiedessero: perche queste cose succedono e perché gli uomini si comportano così con le donne?”.

La Sarandon quindi spiega il rapporto tra Hollywood e le donne: “Sembra non essere cambiato troppo per il mondo femminile. Certo oggi molte donne scrivono film e li girano, ma ci sono ancora sempre più ruoli per gli uomini che sono pagati anche di più. Anche se, va detto, non vorrei comunque mai fare quei ruoli che propongono loro”.

Vivere in Italia? ”Perche no? Amo l’Italia. Mia madre era di origini italiane [Lenora Marie Criscione, originaria di Ragusa, di cui l’attrice è ora cittadina onoraria] e anche il padre di mia figlia, Franco Amurri, è italiano. Se c’è un posto in cui vorrei vivere oltre gli Usa è l’Italia e così, tra l’altro, potrei vedere anche che fine farà Berlusconi”.

Il Terra di Siena Film Festival, giunto alla edizione numero 15, si terrà dall’1 al 5 di ottobre e sarà l’occasione per vedere “Thelma e Louise” per la prima volta in alta definizione e in Blu Ray. Durante la conferenza stampa moderata da Federico Fazzuoli, condotta dal direttore del Terra di Siena International Film Festival, Maria Pia Corbelli e dal consulente artistico del festival Manuel De Sica, Susan Saradon si è detta inoltre onorata di fare da testimonial al Festival, considerato anche negli Stati Uniti un marchio di prestigio per l’alto valore artistico e culturale della manifestazione che nelle precedenti edizioni ha visto la partecipazione di molti suoi colleghi premi Oscar.