Torna nonno Libero. Banfi festeggia 100 film e due lauree ad honorem

Pubblicato il 21 Ottobre 2011 - 13:27 OLTRE 6 MESI FA
Lino Banfi

Lino Banfi (Foto LaPresse)

ROMA, 21 OTT – Per Lino Banfi “è un momento importante. Mi arriva la seconda laurea (la prima sempre honoris causa in scienze della comunicazione l’ha avuta nel 2008 dall’Universitas di Stato Sancti Cyrilli di Malta, ndr), a novembre con i fratelli Vanzina inizio il mio 100/mo film. Poi stiamo parlando con la Rai di un mio ritorno a ‘Un medico in famiglia’”.

L’attore racconta i suoi progetti, fresco di laurea ad honorem in scienze dalla comunicazione dell’Università Giovanni Paolo I di Roma. Classe 1936, Banfi spiega: “Neanche mi ero accorto di essere arrivato a 99 film, me l’hanno detto alcuni miei fans accaniti, veri banfiofili. E mi fa piacere che il film numero 100 sarà con i Vanzina, visto che il mio trentesimo film l’avevo girato tanti anni fa con il loro papà, Steno”.

Nella commedia ad episodi “io interpreterò un senatore del centro-destra, quindi sarà inevitabile fare anche un po’ di ironia sulla situazione politica attuale”. Fra gli interpreti, stando alle prime notizie sul film, anche Christian De Sica e Vincenzo Salemme.

Il ritorno a Nonno Libero invece ”me l’ha chiesto con molta grazia e amicizia Fabrizio del Noce, direttore di Rai Fiction. Mi ha detto che hanno ricevuto centinaia di migliaia di lettere di telespettatori che mi rivorrebbero nella fiction. Poi Carlo Bixio (il produttore della serie) era per me un amico fraterno”.

Se l’accordo va in porto però, Banfi non potrà essere in tutte le puntate: ”Ho già degli impegni presi per altri progetti sempre con Rai1, con cui resterò almeno per i prossimi due anni. Fiction che girerò in primavera e si inizieranno a vedere dalla prossima stagione”.Fra gli altri impegni in primavera ci sono anche le riprese di “La delegazione”, il prossimo film di Sergio Rubini, che avrà nel cast fra gli altri, anche Riccardo Scamarcio e Emilio Solfrizzi.

L’attore, a lungo applaudito ieri nella Biblioteca Vallicelliana dove ha ricevuto la laurea honoris causa ha spiegato: “Il nostro lavoro ci porta ad essere spiritosi anche in occasioni come queste. L’ho fatto anche per far ridere dei bambini malati di tumore a Tor Vergata, anche se dopo ho pianto”. E leggendo un breve ringraziamento in rima ha aggiunto: “Chi l’avrebbe mai detto quand’ero in seminario che sarei diventato cattedratico ordinario. La gioia di un attore, che è quasi una missione, è far ridere quando non c’è comunicazione”.