Weinstein. Mario Adinolfi: “Asia Argento? Non è violenza ma prostituzione d’alto bordo”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Ottobre 2017 - 09:04 OLTRE 6 MESI FA
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Weinstein. Mario Adinolfi: “Asia Argento? Non è violenza ma prostituzione d’alto bordo”

ROMA – Weinstein. Mario Adinolfi: “Asia Argento? Non è violenza ma prostituzione d’alto bordo”. Il caso Weinstein, nella declinazione italiana per il coinvolgimento di Asia Argento, è diventato ormai un tormentone. Non passa giorno che attori, opinionisti, politici, vip e semi-vip non si sentano in dovere di dire la loro, sulle molestie in genere, contro Asia Argento di preferenza.

Alla trasmissione radiofonica La Zanzara hanno chiesto un parere a Mario Adinolfi, sicuri di ottenere un titolo, una provocazione. Accontentati: la vittima della violenza è diventata praticamente una prostituta. Facebook gli ha oscurato il profilo.

“Ho parlato di prostituzione di alto bordo. E lo ripeto. Per me la storia di Asia Argento e Weinstein non è violenza ma prostituzione. Vi faccio un esempio. Sulla strada che da Roma porta a Ostia ci sono delle signorine che sono in una condizione opprimente e danno i loro favori sessuali in cambio di qualche vantaggio. Nella prostituzione la donna non ha piacere di subire le attenzioni di chiunque, ma la violenza e lo stupro sono altra cosa”. Lo dice il super cattolico Mario Adinolfi a La Zanzara su Radio 24.

“Nella violenza – dice Adinolfi – manca la contropartita, è un atto violento. Quella di Asia Argento è una vicenda oggettivamente di prostituzione, c’è un sistema complesso che produce una serie di benefici per persone che si sono concesse a Weinstein. Il sistema hollywoodiano, una vera e propria Sodoma, costruisce una condizione per cui le beneficiate del rapporto con Weinstein hanno un’importante contropartita di natura economica e di carriera”.

“Asia Argento – dice ancora – avrebbe potuto fare come la sua collega italiana cui Weinstein aveva offerto il ruolo di protagonista in Chocolat. Si chiama Giovanna Rei, ma non la conosciamo. È sconosciuta al grande pubblico perché ha detto di no a Weinstein, difendendo così la sua dignità e quella delle altre donne di spettacolo. Il no si dice nel momento in cui c’è il potente. Il no si dice ai potenti. In faccia ad un potente. Adesso che Weinstein è un cane nella polvere è facile. La Argento ha detto testualmente alla Berlinguer che Weinstein prima era il primo produttore di Hollywood oggi è il duecentesimo, non conta più nulla”.

“Alla procura di Los Angeles – dice ancora Adinolfi – non ci sono denunce. Fare di Asia Argento un’eroina è un errore, non è assolutamente un’eroina. Se si vuole scegliere una donna rappresentante della dignità femminile, forse è meglio andare a cercare una donna che prende 1000 euro al mese ed ha dimostrato dignità denunciando il suo datore di lavoro”.

Sei a favore o contro al legalizzazione della droga?: “Contro, anche ad uso teraputico, è un modo per introdurre quella per divertimento. L’alcol? Fosse per me proibirei anche quello. La Cannabis continuo a preferire sia illegale averla. Io sono contrario a sostanze alcoliche e stupefacenti che alterino la consapevolezza delle persone”.

E la prostituzione?: “L’unica possibilità di limitare la prostituzione è multare i clienti. Mi dispiace che il corpo della donna sia utilizzato in maniera vile dal maschio prepotente. L’uomo che va a puttane lo considero un essere spregevole. Bisogna fare una pulizia a tappeto”.

E’ giusto incentivare i ragazzi a usare il preservativo?: “No, io non uso preservativi, sono contrario, va insegnata a scuola la sessualità responsabile. Meglio evitare rapporti sessuali se non si ha piena coscienza. Sono contrario alla dittatura del condom. L’ho usato credo due volte da ragazzino”. Poi i conduttori prendono una bilancia e mettono Adinolfi alla prova del peso: “Ecco, è la prima volta che lo faccio dopo anni. Sono a 170 chili”. Riesci a fare sesso?: “Sì, assolutamente sì. E non ci tengo a dimagrire”.