007, i 10 migliori film della saga di James Bond: da Licenza di uccidere a Skyfall

di Giuseppe Avico
Pubblicato il 6 Ottobre 2022 - 09:30| Aggiornato il 13 Ottobre 2022 OLTRE 6 MESI FA
007, i 10 migliori film della saga di James Bond: da Licenza di uccidere a Skyfall

007, i 10 migliori film della saga di James Bond: da Licenza di uccidere a Skyfall

007, i 10 migliori film della saga di James Bond: da Licenza di uccidere a Skyfall. Quella di 007 è una saga cinematografica che non ha bisogno di presentazioni, così come il suo protagonista, James Bond, nato dalla penna di Ian Fleming. Diversi sono stati gli attori che hanno intepretato questo iconico personaggio, aggiungendo sfumature e caratteristiche sempre nuove: dal primo storico Bond di Sean Connery a quello più recente di Daniel Craig, senza dimenticare gli anni Settanta e Ottanta di Roger Moore. Stabilire quale sia davvero il migliore agente 007 non è un compito semplice, considerando le tante differenze attoriali e soprattutto i contesti storici dei vari film. Con i suoi sessant’anni, infatti, la saga di James Bond è la più longeva della storia del cinema. 

The Sound of 007, il documentario sulla musica di James Bond

Il mito di James Bond può definirsi tale anche grazie alle iconiche colonne sonore che accompagnano da sempre le avventure di 007. The Sound of 007, uscito su Amazon Prime Video il 5 ottobre, è un documentario che ripercorre e omaggia le storiche note dietro ogni film della saga e gli artisti che le hanno create. In occasione di questa uscita, vediamo quali sono i migliori 10 film della saga di 007, in una lista che non segue l’ordine di gradimento ma quello cronologico. 

I 10 migliori film della saga di James Bond

Licenza di uccidere (1962) di Terence Young, con Sean Connery, Ursula Andress e Joseph Wiseman. Il primo, storico capitolo della saga con Sean Connery nei panni di Bond, destinato a entrare con la sua interpretazione nell’immaginario collettivo. Il film fu un successo incredibile per l’epoca e ancora oggi, nonostante l’età e qualche incertezza tecnica, rimane un capitolo imprescindibile. Tratto da Licenza di uccidere di Ian Fleming pubblicato nel 1958. 

A 007, dalla Russia con amore (1963) di Terence Young, con Sean Connery e Daniela Bianchi. Anno nuovo, vita nuova, o quasi. Il secondo capitolo della saga non è solo uno dei Bond più apprezzati di sempre, ma il suo successo al botteghino, superiore al film precedente, consacra al grande pubblico la figura di 007 e quella di Sean Connery. Citazionismo, adrenalina e fascino sono le parole chiave di questa pellicola, ispirata all’omonimo romanzo di Fleming del 1957. 

Missione Goldfinger (1964) di Guy Hamilton, con Sean Connery, Honor Blackman e Gert Fröbe. Accompagnato da una splendida colonna sonora firmata da Shirley Bassey, il terzo capitolo della saga è la legittimazione del personaggio di Bond a icona di stile, quel mito che oggi associamo immediatamente al volto di Connery. Il film, inoltre, fu il primo della saga a vincere un premio Oscar, quello per i migliori effetti sonori. Tappa obbligata per chi si approccia per la prima volta al mondo di 007. 

Thunderball – Operazione tuono (1965) di Terence Young, con Sean Connery, Claudine Auger e Adolfo Celi. Nel quarto capitolo della saga le cose vengono fatte in grande, con un budget decisamente più alto dei film precedenti. Il film, nonostante il suo indubbio fascino, non raggiunge i livelli di Missione Goldfinger ma rimane ugualmente tra i più riusciti della saga. 

Si vive solo due volte (1967) di Lewis Gilbert, con Sean Connery e Akiko Wakabayashi. James Bond finisce in Giappone e il risultato è un film completamente diverso dai precedenti. Con la bellezza e la curiosità di una location fino a quel momento insolita per la saga, la pellicola brilla per i suoi spunti visivi e per il suo lato più legato all’avventura, abbandonando in parte, e volontariamente, alcune delle caratteristiche dei capitoli precedenti. 

Al servizio segreto di Sua Maestà (1969) di Peter R. Hunt, con George Lazenby, Diana Rigg e Telly Savalas. Il sesto capitolo della saga vede il cambiamento più grande e più inatteso di tutti: Bond cambia faccia e il suo ruolo è nelle mani del modello australiano Lazenby. Con l’addio di Connery, che in realtà è solo un arrivederci, i risultati sono inferiori ai capitoli precedenti. L’attore protagonista non sembra entrare in sintonia con la parte e le dinamiche più action vengono in parte abbandonate in favore di una caratterizzazione più profonda del personaggio. Una scelta che resta comunque azzeccata, così come azzeccata è la storia d’amore di Bond e il suo lato più romantico. 

Vivi e lascia morire (1973) di Guy Hamilton, con Roger Moore, Yaphet Kotto e Jane Seymour. Sono gli anni Settanta e Bond è pronto a vivere una nuova vita con Roger Moore, nonostante l’eredità di Sean Connery. C’è chi non lo apprezza e chi invece vede in Moore una chiave di lettura differente per il suo Bond, indubbiamente più legato all’intrattenimento e all’ironia. Il suo primo 007 è diventato ormai un film cult. 

La spia che mi amava (1977) di Lewis Gilbert, con Roger Moore, Barbara Bach e Curd Jürgens. Meno iconico di Vivi e lascia morire ma sicuramente più rodato in alcuni dettagli, il terzo capitolo della saga con Moore brilla per la sua componente action e per le magnifiche location. Iconica la canzone Nobody Does It Better di Carly Simon che fa d’apertura al film. 

Casino Royale (2006) di Martin Campbell, con Daniel Craig, Eva Green e Mads Mikkelsen. Nel ventunesimo capitolo della saga tutto riparte da zero, con un Bond giovane e all’inizio della sua carriera. L’attore scelto è Daniel Craig, un ulteriore cambio di rotta che a posteriori si è rivelata un’intuizione più che azzeccata. Casino Royale è il primo romanzo di Fleming su James Bond e la scelta di ricominciare proprio da qui non è certo casuale. Questo capitolo è uno dei più riusciti, impreziosito dalla scena della partita a poker entrata di diritto tra le più belle della saga. 

Skyfall (2012) di Sam Mendes, con Daniel Craig, Judi Dench e Javier Bardem. Il successo al botteghino più grande per un film di Bond, due premi Oscar e una valanga di apprezzamenti per uno dei capitoli più amati da critica e pubblico. Skyfall è ciò che ci si aspetta da un film di James Bond, e forse va anche oltre. Il film adotta infatti uno stile più drammatico ed epico, accomodando sul piatto dinamiche fino a quel momento inesplorate e decisamente più emotive. Nota a parte per la bellissima Skyfall, la canzone d’apertura di Adele vincitrice dell’Oscar.