Ablyazov arrestato per colpa di una bionda, l’avvocato Olena Tyshchenko

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Agosto 2013 - 12:27 OLTRE 6 MESI FA
Mukthar Ablyazov e Olena Tyshchenko

Mukthar Ablyazov e Olena Tyshchenko

PARIGI – Cherchez la femme! Alla fine il dissidente kazako Mukkthar Ablyazov, dopo 17 mesi di latitanza è stato arrestato a Nizza  per colpa di una bionda. Si tratta di Olena Tyshchenko, avvocatessa ucraina e legale, tra gli altri, proprio di Ablyazov.

Il kazako era a Parigi da mesi. Irreperibile. Più di un anno senza avvistamenti. Per non dare nell’occhio si muoveva continuamente, sempre senza scorta. Ma l’avvocato lo incontrava e, almeno una volta, ci passava anche la notte insieme. Così, dopo una serie di avvistamenti, è scattato il blitz. Come sia andata lo racconta sul Corriere della Sera Stefano Montefiori:

La lunga caccia all’imprendibile uomo d’affari, ex ministro, dissidente/truffatore (secondo le versioni) kazako Mukhtar Ablyazov, durata per 17 mesi in tutta Europa, si è conclusa mercoledì scorso nel Sud della Francia perché i detective privati hanno seguito una donna: l’avvocatessa ucraina Olena Tyshchenko, avvistata in un’aula di tribunale di Londra e ricomparsa poche ore dopo nella villa francese di Ablyazov. Mentre la moglie Alma Shalabayeva, dopo il contestato blitz notturno di due mesi fa a Roma, è tornata suo malgrado in Kazakistan con la piccola Alua e partecipava con gli altri figli alla accorata difesa del marito, il 50enne Mukhtar Ablyazov passava le notti con la sua legale Tyshchenko in Costa Azzurra.

Quindi gli avvistamenti.

Ecco la ricostruzione degli eventi dal 22 al 31 luglio, il giorno dell’arresto, secondo le indiscrezioni pubblicate dalla stampa britannica e confermate da fonti della banca kazaka Bta (che reclama al suo ex presidente oltre sei miliardi di dollari, e che ha fatto ricorso ai i detective).

Lunedì 22 luglio Olena Tyshchenko partecipa, in qualità di avvocatessa di Ablyazov, a un’udienza alla High Court di Londra relativa a una delle 11 denunce che la Bta ha presentato nei confronti dell’ex ministro dell’Energia kazako, rifugiato nel 2011 in Gran Bretagna per i contrasti con il dittatore Nazarbaev ma anche accusato di avere organizzato una truffa su larga scala ai danni di decine di banche, tra le quali Barclays, Hsbc e le italiane UniCredit, Mps, Mediobanca (tra le altre).

La Tyshchenko ottiene un rinvio dell’udienza, ed esce dal tribunale intorno alle 6 del pomeriggio. Prende un taxi per Heathrow e poi un volo per l’aeroporto di Nizza, dove arriva a tarda sera. A prenderla, l’autista di una Land Rover Discovery bianca, che la accompagna nella sua villa, dove dormono i suoi bambini.

La bionda in minigonna, Ablyazov in mutande:

Dopo circa un’ora Olena Tyshchenko si è cambiata, e in tacchi e minigonna esce di casa su un’altra Discovery, stavolta grigia, in direzione di Villa Neptune, a Miramar, vicino Cannes: una delle tre dimore prese in affitto da Mukhtar Ablyazov. Alle 3 e 40 della notte tra lunedì 22 e martedì 23 luglio l’uomo d’affari kazako viene avvistato per la prima volta dopo quasi un anno e mezzo dagli investigatori (ingaggiati, su mandato della Bta, dall’azienda di consulenza legale Hogan Lovells).

Ablyazov, sempre secondo la versione dei detective, è in biancheria intima, riassetta il letto, tira le tende. La Tyshchenko trascorre la notte con lui, poi intorno a mezzogiorno di martedì 23 lascia Villa Neptune per andare prima in spiaggia, poi in aeroporto a prendere un volo per Mosca.

L’arresto:

Martedì 30 l’uomo d’affari si sposta nella sua terza villa, al numero 1816 di Chemin de Castellaras, nel bosco appena fuori il villaggio di Mouans-Sartoux. È qui che le forze speciali francesi intervengono il giorno dopo, mercoledì 31 luglio, con l’appoggio di blindati e un elicottero per scongiurare l’eventuale fuga di Ablyazov attraverso il parco di 2000 metri quadrati. Invece lui non scappa, prova a convincere i 12 uomini in tenuta antisommossa che si sono sbagliati, che non è lui il latitante, «ma le foto non lasciavano dubbi», dice l’agente francese. Viene portato via, in maglietta e calzoncini corti.