Dimissioni cardinale scozzese O’Brien, accuse di ”comportamento inappropriato”

Pubblicato il 25 Febbraio 2013 - 11:15| Aggiornato il 2 Agosto 2022 OLTRE 6 MESI FA

LONDRA, GRAN BRETAGNA – A pochi giorni dall’inizio del conclave nuove accuse e un nuovo potenziale scandalo, questa volta proveniente dalla chiesa cattolica in Gran Bretagna, rischia di scuotere ulteriormente il Vaticano in uno dei momenti più delicati della sua storia recente.

Si è dimesso il cardinale scozzese Keith O’Brien, il più alto porporato britannico e tra quelli che hanno diritto di voto nell’elezione del prossimo papa, accusato di “comportamento inappropriato” nei confronti di tre sacerdoti e un ex sacerdote.

Il dossier, secondo quanto si è appreso, era  sul tavolo del Papa. ”Il Papa e’ informato sul problema e la questione e’ ora nelle sue mani”, ha detto il portavoce vaticano padre Federico Lombardi.

Da questa parte della Manica pero’ la bomba era  gia’ esplosa. O’Brienaveva respinto le accuse facendo sapere che sarebbe ricorso  ad assistenza legale. Prima di dimettersi il porporato aveva gia’ annunciato la sua partenza per Roma, il prossimo martedi’, per partecipare al conclave. Domenica, pero’, ha preferito non celebrare la messa, come invece era previsto, nella cattedrale di St. Mary a Edimburgo.

“Non possiamo non essere addolorati per gli avvenimenti delle ultime 24 ore”, ha spiegato il vescovo Stephen Robson che ha celebrato la funzione religiosa al posto del porporato. Se provate le accuse, rivelate in prima pagina sul domenicale Observer, sono pesantissime. Vanno a ritroso di oltre trent’anni e sono state fatte pervenire al nunzio apostolico in Gran Bretagna, mons. Antonio Mennini. Un episodio risale al 1980. All’epoca, la persona che oggi punta il dito contro il comportamento di O’Brien, aveva 18 anni ed era un seminarista al St.Andrew’s College (a Drygrange, in Scozia) dove l’attuale cardinale era il suo ‘direttore spirituale’.

A quanto si apprende, ha parlato di un “approccio inappropriato” dopo le preghiere della sera. L’allora seminarista sarebbe stato in quel momento troppo spaventato per riportare l’accaduto, ma da allora la sua personalità sarebbe cambiata, e anche i suoi insegnanti avrebbero notato che appariva spesso depresso. L’uomo avrebbe riferito al nunzio che abbandono’ il sacerdozio nel momento in cui O’Brien fu nominato cardinale (da Giovanni Paolo II nel 2003). Si è poi sposato. “Sapevo che avrebbe sempre esercitato un certo potere su di me. Si pensava che io avessi lasciato il sacerdozio per sposarmi. Non fu così. Lo feci per preservare la mia integrita”.

Quello che viene poi indicato dal giornale come ‘prete B’ riferisce di un episodio, sempre negli anni ’80: un ”comportamento”, da parte del cardinale nei suoi confronti, “non cercato” e avvenuto a tarda sera, dopo una “sessione di bevute”. C’e’e poi ‘Prete C’, che accusa O’Brien di aver usato il momento della preghiera serale come una scusa per “contatti inappropriati”. Il cardinale avrebbe poi mantenuto i contatti con ‘Prete C’ per un certo periodo e – anche questo dettaglio sarebbe stato fatto pervenire all’ufficio del Nunzio – almeno in un’altra occasione O’Brien, descritto da ‘prete C’ come “molto carismatico”, avrebbe fatto in modo di trovarsi in una situazione definita come intima.

“Bisogna comprendere qual è il rapporto tra un vescovo e un prete. Gli si deve obbedienza – spiega l’ex sacerdote – è più di un capo, di un amministratore delegato di un’azienda. Esercita su di te un potere immenso”. Le accuse sarebbero state riportate prima dell’annuncio delle dimissioni da parte di Benedetto XVI.

Negli ultimi giorni O’Brien aveva suscitato un certo clamore per un’intervista in cui ha affermato che a suo avviso i preti dovrebbero potersi sposare, se lo desiderano. Un’apertura inedita e sorprendente anche perchè il porporato è considerato un ferreo tradizionalista. Uno strenuo conservatore soprattutto in materia di omosessualita, che aveva condannato come immorale, e contro i matrimoni gay che aveva definito “dannosi per il benessere fisico, mentale e spirituale