Anna Politvoskaia, Russia condannata a Strasburgo: non ha fatto nulla per scoprire i mandanti dell’omicidio
Pubblicato il 17 Luglio 2018 - 12:18 OLTRE 6 MESI FA
ROMA – La Corte europea dei diritti umani ha condannato la Russia [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] perché non ha condotto un’inchiesta efficace per determinare chi abbia commissionato l’omicidio della giornalista Anna Politkovskaia, uccisa nell’ascensore del palazzo dove abitava a Mosca nell’ottobre del 2006.
La Corte contesta alle autorità russe parzialità e incompletezza delle indagini: nulla si è fatto per assicurare alla giustizia, dicono in sostanza i giudici, i mandanti di un omicidio rimasto insoluto rispetto alla verità storica. Dopo più di dieci anni dai fatti il vero movente è rimasto impigliato nella rete di sospetti, congetture, ipotesi mai veramente sottoposte a verifica.
A ricorrere a Strasburgo nel 2007 contro le autorità russe sono state la madre, la sorella e i figli della giornalista. Nella sentenza i giudici di Strasburgo affermano che “nonostante l’inchiesta abbia portato risultati tangibili con la condanna di 5 uomini direttamente responsabili per l’omicidio, l’indagine non può essere considerata adeguata se non è stato compiuto alcuno sforzo per identificare chi ha commissionato e pagato per l’uccisione”.