Ari Behn, morto suicida lo scrittore che accusò di molestie Kevin Spacey

di redazione Blitz
Pubblicato il 26 Dicembre 2019 - 08:41 OLTRE 6 MESI FA
Ari Behn  morto suicida

Ari Behn con Martha Louise (foto Ansa)

ROMA – E’ morto suicida a 47 anni Ari Behn, scrittore ed ex genero del re di Norvegia. Lo rende noto il suo portavoce, citato dai media internazionali. Autore di numerosi romanzi e opere teatrali, Behn aveva sposato la principessa Martha Louise, primogenita del re norvegese Harald V, nel 2002 per poi e divorziare due anni fa. La coppia ha avuto tre figlie.

Behn ​aveva pubblicato il suo primo romanzo nel 1999 Pittore e autore di tre romanzi e di un’opera teatrale, la sua ultima fatica, “Inferno”, in cui raccontava la sua lotta contro il disagio mentale.

Nel 2017 era stato tra gli accusatori di Kevin Spacey, il 60enne attore due volte premio Oscar finito nello scandalo #MeToo per presunti abusi. Behn denunciò che nel 2007 l’attore lo avrebbe molestato toccandolo sotto a un tavolo in modo inappropriato dopo un concerto per il premio Nobel per la pace, invitandolo a uscire con lui in terrazzo. “Magari più tardi”, sarebbe stata la sua imbarazzata risposta.

Poche ore prima che si diffondesse la notizia della morte di Behn, Spacey aveva postato un video di auguri natalizi in cui, nei panni del presidente Frank Underwood da lui interpretato in House of Cards, raccontava che ora la sua salute va meglio e che sta cambiando vita. L’attore ha sempre negato gli abusi e ora non è più incriminato dopo che a luglio sono state archiviate due denunce nei suoi confronti e l’accusatore di un terzo processo è morto. 

Il video a Natale è diventata una tradizione per Spacey, da quando è finito al centro dello scandalo #MeToo ed è stato estromesso dallo star system. Il 25 dicembre 2018, sempre in un video su Twitter intitolato “Let Me Be Frank” (in un gioco di parole tra il nome del suo personaggio in House of Cards e la franchezza), l’attore aveva postato tre minuti pieni di doppi sensi.

Nel video si difendeva dagli attacchi, rivendicava il suo “personaggio” fuori dalle righe e dalle regole, ed evocava il suo ritorno. In fondo, ricordava, non si era vista la sua morte, l’uscita di scena che era stata architettata dagli sceneggiatori di House of Cards per estrometterlo dopo che erano venute alla luce diverse accuse nei suoi confronti. Accuse in parte cadute: l’estate scorsa, la procura del Massachussetts ha deciso di chiudere un caso contro Spacey, accusato di molestie nei confronti di un 18enne in un presunto adescamento avvenuto nel 2016, dopo che il testimone chiave ha scelto il silenzio. 

Fonte Ansa, Agi