Assassino di moglie e amante, i segni che lo tradirono alla polizia: balbuzie, battito di ciglia, mani agitate

Assassino di moglie e amante, i segni che lo tradirono alla polizia: balbuzie, battito di ciglia, mani agitate, troppi no con la testa

di Mario Tafuri
Pubblicato il 6 Novembre 2022 - 21:49 OLTRE 6 MESI FA
Assassino di moglie e amante, i segni che lo tradirono alla polizia: balbuzie, battito di ciglia, mani agitate

Assassino di moglie e amante, i segni che lo tradirono alla polizia: balbuzie, battito di ciglia, mani agitate

Assassino di moglie e amante per ereditare, ecco i 5 segni che hanno rivelato la sua doppia colpevolezza. Prima è stato scoperto il suo assassinio più recente, poi gli investigatori sono risaliti anche all’uxoricidio.

Un documentario ha esplorato i due omicidi e come Ian Stewart, 61 anni, sia stato assicurato alla giustizia e condannato a un doppio ergastolo, uno cinque anni dopo l’altro.

Stewart fu arrestato la prima volta per la morte della fidanzata Helen Bailey avvenuta nel 2016. La donna era morta soffocata. Poi era stata gettata in un pozzo nero.Così l’uaomo fu condannato all’ergastolo nel 2017.

Giudicato un maestro della manipolazione, Stewart ha pianto mentre raccontava alla polizia della scomparsa della fidanzata, Helen Bailey, nella cui casa era andato a abitare, nel Kent.

La svolta delle indagini avvenne quando gli agenti trovarono le telecamere a circuito chiuso che riprendevano Stewart mentre gettava lenzuola e biancheria da letto il giorno della scomparsa di Helen.

I resti della donna furono trovati nel pozzo nero. Il ritrovamento lo ha inchiodato.

Cinque anni dopo le indagini sulla morte della prima moglie Diane. Diane aveva 47 anni quando fu uccisa nel patio posteriore della casa che condivideva con lui e i loro due figli.

All’epoca della scomparsa della donna, nel 2010, stewart era stato in grado di “ingannare” i medici facendo credere loro che la moglie avesse subito una morte improvvisa ed inspiegabile a causa dell’epilessia.

Ma Diane aveva donato il suo cervello alla ricerca. Così i medici sono stati in grado di utilizzare il “tessuto” per scoprire che le probabilità di morte per epilessia erano non più di una su 100.000.

Un patologo, poi, ha riscontrato che la morte è stata probabilmente causata da “una prolungata restrizione della respirazione da parte di una fonte esterna”.

L’ossigeno al cervello era stato “sostanzialmente ridotto” nell’ora precedente il collasso, portando gli esperti a credere che fosse stata soffocata o strangolata, in un’agghiacciante eco dell’omicidio di Helen.

Stewart è stato condannato ad una pena detentiva a vita per l’omicidio di Diane, il che significa che morirà dietro le sbarre.

Il documentario racconta la storia dell’uomo ed analizza i “segni” di una personalità manipolatrice e malvagia nel corso dell’interrogatorio della polizia.

Il dottor Cliff Lansley, esperto di linguaggio del corpo, spiega: “Mani agitate e continuo movimento degli occhiali, balbuzie, battito delle palpebre, scuotimento della testa per dire no ed un singolo gesto della spalla. Sono I cinque indicatori di inganno mentre a noi ne bastano tre. Abbiamo otto rapidi battiti di ciglia in un secondo. Sta cercando di rappresentare una voce calma ma questo non funziona”.

“Sta soffrendo di carico cognitivo: deve pensare troppo per rispondere a domande facili. Non si tratta di due anni fa ma di meno di due settimane fa”.