Attentati di Parigi, al via il maxiprocesso. Salah Abdeslam in aula: “Noi trattati come cani”

di FIlippo Limoncelli
Pubblicato il 8 Settembre 2021 - 18:20| Aggiornato il 9 Settembre 2021 OLTRE 6 MESI FA
Attentati Parigi Salah

Attentati di Parigi, al via il maxiprocesso. Salah Abdeslam in aula: “Noi trattati come cani” (foto ANSA)

Salah Abdeslam, principale imputato al maxiprocesso cominciato oggi a Parigi per gli attentati del 13 novembre 2015 dove persero la vita 137 persone (solo 90 al Bataclan), ha dichiarato che “gli imputati sono trattati come dei cani”. L’accusa arriva dopo un malore di un altro imputato, Kharkhach.

Salah Abdeslam in aula si scaglia contro i giudici

Salah si è tolto la mascherina e si è scagliato contro la corte dopo il malore che ha colpito Farid Kharkhach, coimputato: “Qui è tutto molto bello – ha detto l’imputato – ma bisogna vedere com’è dietro. Veniamo maltrattati. Sono 6 anni che vengo maltrattato, trattato come un cane e non dico niente perché so che dopo la mia morte sarò resuscitato”.

L’avvocato di Kharkhach, alla ripresa dell’udienza, si è lamentato delle condizioni imposte agli imputati. Il suo cliente avrebbe subito due perquisizioni fino ad essere completamente svestito, sarebbe “depresso” e “indebolito”. 

Già condannato a 20 anni in Belgio

Abdeslam è già stato condannato a vent’anni di carcere in Belgio per aver sparato su alcuni poliziotti prima di essere fermato il 18 marzo 2016 a Bruxelles. Sempre in Belgio, alla fine dell’anno prossimo, tornerà alla sbarra per rispondere del suo coinvolgimento nel doppio attentato all’aeroporto e alla metro che fece 32 morti nel marzo 2016.

Il terrorista è attualmente rinchiuso nel carcere di Fleury-Mérogis, in isolamento, sorvegliato a vista 24 ore su 24 perché non si suicidi. In questi lunghi anni si è sempre trincerato dietro al silenzio e le uniche parole pronunciate durante il processo del 2018 in Belgio furono queste: “Mantengo il silenzio, è un mio diritto, il mio silenzio non fa di me né un criminale né un colpevole. Mi difendo così, in silenzio”. Aggiunse soltanto: “Non ho paura di voi, non ho paura dei vostri alleati o dei vostri associati. Ripongo tutta la mia fiducia in Allah, questo è tutto, non ho altro da aggiungere”.