Attentati Isis Parigi: francesi 3 terroristi del commando

Attentato a Parigi
Attentato a Parigi

PARIGI – Identificati altri due terroristi del commando dei sette che ha fatto strage a Parigi: lo annuncia la Procura belga. Si tratta di due francesi, entrambi residenti a Bruxelles (uno a Molenbeek). L’identità non “verrà rivelata nell’interesse dell’inchiesta”, hanno fatto sapere gli investigatori. Sono cinque al momento le persone arrestate nel comune della cintura di Bruxelles, Molenbeek-Saint-Jean.

Uno dei due uomini fermati nei pressi del metro di Osseghem, “sarebbe il fratello dell’uomo che aveva noleggiato l’auto in Belgio, abbandonata davanti al Bataclan” la sala da concerti in cui sono state uccise almeno 89 persone venerdì sera. “Il fratello è noto per aver tentato di partire per la Siria. Quanto ala locatario dell’auto, è noto anche lui alla giustizia per fatti di stupefacenti, lesioni e detenzione d’armi: l’uomo è ancora attivamente ricercato” .

Un’auto utilizzata dal commando che ha compiuto le stragi di venerdì sera a Parigi è stata trovata nella banlieue – la periferia – della capitale francese. E’ una Seat Leon usata dai terroristi e abbandonata a Montreuil, a Seine-Saint-Denis. A bordo tre fucili Kalashnikov. Il ritrovamento fa ipotizzare la presenza di attentatori o complici ancora in fuga.

L’indagine sta ricostruendo la dinamica e l’identità del gruppo di almeno sette persone – tra cui forse anche una donna – che sono entrate in azione in contemporanea in vari punti del X e XI arrondissment parigino e nel teatro Bataclan nel pieno di un concerto rock, facendosi saltare in aria e aprendo il fuoco, facendo 129 vittime e centinaia di feriti.

Uno dei terroristi è Omar Ismail Mostefai, francese, 29 anni, nato in una periferia di Parigi e forse addestrato in Siria nel 2014. Otto condanne per reati minori, mai un giorno di carcere. Su un altro dei kamikaze è stato trovato un passaporto da rifugiato, molto probabilmente falso. Su quel documento c’è l’identità di Ahmad Almohammad, 25 anni, rifugiato siriano arrivato in Francia dalla Grecia, a bordo di uno dei tanti barconi di disperati. Ma “Il documento non contiene i numeri corretti per un passaporto legittimo e la foto non coincide con il nome”, afferma un agente dei servizi francesi alla Cbs.

Omar Ismail Mostefai aveva compiuto crimini comuni prima di convertirsi all’islam radicale. La polizia lo ha identificato grazie all’impronta digitale di un dito indice, unica parte del corpo rimasta intatta visto che si è fatto saltare in aria con un giubbotto carico di esplosivo al Bataclan. Nato il 21 novembre 1985 nel povero sobborgo parigino di Courcouronnes, Mostefai è stato condannato per 8 reati non gravi ma non ha mai passato un giorno in cella. Forse è stato in Siria nel 2014. Gli inquirenti stanno cercano di trovare conferme che Mostefaï sia stato in Siria nel 2014. Arrestati in tutto sette membri della sua famiglia per essere interrogati: “E’ follia, è un delirio, ieri ero a Parigi e ho visto che cosa terribile è successa”, avrebbe detto poco prima dell’arresto il fratello di Mostefai, 34 anni.

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